Foto porno nei libri di scuola non sono da 6 in condotta

Andrea Tempestini

All'interno dell'annuario scolastico avevano inserito delle fotografie pornografiche, e il preside aveva messo il 6 in condotta a tutti i presunti responsabili dello scherzetto piccante: bocciati. Ma l'Ufficio Scolastico Regionale ha però revocato la decisione presa dal dirigente dell'istituto accogliendo così il ricorso delle famiglie dei quattro studenti. Il ricorso - La vicenda, che risale allo scorso giugno, riguarda il liceo Monti di Chieri, in provincia di Torino: nell'annuario, venduto a 4 euro l'uno, distribuito tra i 1.200 studenti del liceo, comparivano immagini di nudi di ragazzi e ragazze in pose pornografiche. Nel mirino ci finirono i rappresentati di classe, ritenuti i responsabili della pubblicazione e di una sorta di omesso controllo. I genitori degli studenti fecero così ricorso all'Ufficio Scolastico Regionale, e il direttore generale, Francesco De Santis, revocando il provvedimento del preside ha spiegato che non basta un singolo episodio, seppur spiacevole, per compromettere la valutazione in sede di scrutinio. Secondo quanto affermato dal direttore generale, per il 6 in condotta occorre un comportamento complessivo che costantemente infranga regole e comportamenti di buon giusto.