Sgambetto Roma a Maroni: abbonati senza tessera tifoso

Veneziani Gianluca

Il lento disgelo fra Totti e Luis Enrique passa attraverso le accorate parole vergate dal Pupone sul suo blog ufficiale. «Tutti quanti noi dovremo stringerci attorno al nuovo allenatore, alla squadra e alla società per partire nella maniera migliore. Lo faremo assieme e con un unico obiettivo, la Roma, di cui proprio io sono il primo tifoso». È  questo il modo che il capitano giallorosso sceglie per rompere il suo lungo silenzio, esploso con la mai accettata sostituzione contro lo Slovan, casus belli della guerra fredda interna a Trigoria. Raccolto l’invito del ds Sabatini, dopo la lunga chiacchierata di martedì davanti a un buon caffé, Totti è tornato fra i ranghi, lui che soldato semplice non lo è ma che da buon generale si impone di dare l’esempio, raccogliendo pure il plauso di chi, come Aquilani, giallorosso non lo è più almeno di maglia: «Francesco non merita tutte queste critiche. E anche Luis Enrique si accorgerà di quanto è importante». Capitolo chiuso, dunque, in attesa di capire gli sviluppi sul fronte Franco Baldini, dg in arrivo a metà ottobre e probabile vero obiettivo del malessere di Totti e di quella parte della società ancora legatissima al recente passato, quello targato Sensi. Risolto dunque il delicatissimo caso, ora la Roma è alla ricerca del consenso popolare, riconquistare migliaia di tifosi con due idee sostanziali, dato che dei ventimila abbonamenti ipotizzati, solo 16mila scarsi (contro i 18.617 dello scorso anno) sono stati sottoscritti. Primo, la chiusura della campagna slitta da oggi  alle 17 di sabato. In più, e questa è la mossa più spericolata, il club sta progettando una speciale card dal 23 settembre per aggirare la tessera del tifoso (contro cui insieme i suoi tifosi si è strenuamente battuta) sulla quale caricare 16 biglietti elettronici (a prezzi popolari: 13 euro per le curve) per le gare di campionato all’Olimpico, da Roma-Palermo fino a Roma-Catania. Decisivo sarà il parere  dell’Osservatorio Nazionale, perché l’iniziativa somiglia molto a quella già presentata - e bocciata lo scorso primo settembre - per un carnet di biglietti per tutta la stagione di campionato da vendere anche a chi non possiede la famosa Privilege Card, la tessera del tifoso romanista. Motivo: contrasterebbe con il punto 5 del protocollo d’intesa firmato a giugno dai club e dall’Osservatorio, in cui è esplicitato come «gli abbonamenti, compresi quelli per pacchetti di gare, possono essere rilasciati solo ai possessori di tessera del tifoso». Lorenzo Contucci, avvocato romano (e romanista), definisce l’operazione «legittima» dal punto di vista giuridico. E il Viminale ha aperto un tavolo di confronto per cercare una mediazione. di Tommaso Lorenzini