Battisti: "Io non mi pento" Frattini: "Parole orribili"
Il bugiardo assassino continua a mentire. Dal suo buen retiro in Brasile, Cesare Battisti, l'assassino che si è sottratto alla giustizia italiana e che continua a farla franca con la connivenza delle autorità verdeoro, recita una parte degna di un attore di serie B. "Quando ho saputo dell'uccisione di Torregiani - ha raccontato in un'intervista all'Ansa - ho pianto. Ho sempre avuto compassione per le vittime, di una parte e dell'altra". Ma la finta commozione è solo il pretesto per ribadire la sua innocenza: "E' triste e infame - ha aggiunto - che mi si continui ad accusare di quell'omicidio". La replica di Torregiani - Subito è arrivata la replica di Mirko Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dai Proletari Armati per il Comunismo, a sua volta ferito e costretto su una sedia a rotelle. "Battisti mente. Se proprio vuole dimostrare la sua innocenza, si consegni al giudizio popolare". Anche il presunto ravvedimento del terrorista, secondo Torregiani, è una farsa. "Ora Battisti è stato mollato dagli amici e per questo cambia versione". Frattini: "Battisti, dichiarazioni orribili" - Contro la stanca litania di Battisti si è scagliato anche il ministro degli Esteri, Frano Frattini. Per il titolare della Farnesina le dichiarazioni di Battisti sono "orribili" e "non meritano nessuna risposta da parte istituzionale. La risposta che merita l'ha già avuta dai familiari delle sue vittime - ha aggiunto, ricordando che il terrorista - ha ucciso e su questo, le sentenze parlano chiaro". Quindi Frattini, al termine dell'audizione alle Commissioni Esteri di Camera e Senato, si è rivolto nuovamente al Brasile, sostenendo che "deve comprendere che è ormai il momento serio di dare corso a quella richiesta italiana di costituire il collegio di conciliazione per andare alla Corte internazionale". Se questo non avverrà, ha concluso Frattini, "sarò costretto a rivolgermi d'autorità alla Corte internazionale per far nominare il collegio".