Per ricostruire Gaza raccolti

Luciano Moggi

Per la sua ricostruzione Gaza avrà a disposizione quasi 4,5 miliardi di dollari. A tanto ammonta la somma dei finanziamenti già promessi dai partecipanti alla Conferenza dei donatori che si è svolta oggi a Sharm el Sheikh. E la cifra potrebbe salire ancora, raggiungendo i 5,2 miliardi - ha spiegato il responsabile egli esteri egiziano, Ahmed Aboul Gheit - grazie ad ulteriori contributi. Un 'budget', questo,di gran lunga superiore alla richiesta del primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Salam Fayyad, che aveva auspicato aiuti per 2,8 miliardi, di cui 1,3 da destinare alla ricostruzione della Striscia nel 2009-2010 e 1,5 miliardi per colmare il deficit di bilancio dell'Anp. Stati Uniti - Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha annunciato un finanziamento di 900 milioni di dollari, così suddivisi: 300 andranno a favore dei "bisogni umanitari urgenti" della Striscia di Gaza, 200 al bilancio dell'Anp e 400 al programma economico palestinese in Cisgiordania. Ma Ilary Clinton precisa: "La donazione è condizionata al processo di pace e alla risposta dei palestinesi ai principi fissati dal 'Quartetto' (Onu, Ue, Usa e Russia), vale a dire rinuncia alla violenza, riconoscimento dello stato di Israele, rispetto dei passati accordi con lo Stato Ebraico. Italia - Il premier Silvio Berlusconi ha comunicato che l'impegno dell'Italia ammonta a 100 milioni di dollari, con un finanziamento di circa 25 milioni all'anno in quattro anni (2008-2011). "Gli stanziamenti italiani", ha precisato il presidente del Consiglio, saranno una cosa "concreta. Non è quanto vorremmo fare, ma quanto possiamo fare". Berlusconi ha poi voluto sottolineare come tali fondi riguardino "l'immediata ricostruzione di Gaza e non il piano Marshall per la Palestina, per il quale, speriamo di poter dare molto di più. Non ci può essere pace vera in Medio Oriente tra due popoli divisi tra troppo differenti tenori di vita", ha aggiunto il Cavaliere, che ha esortato la comunità internazionale ad impegnarsi nello sforzo di "elevare il livello di vita dei palestinesi". Commissione Europea - Dal canto suo la Commissione Europea si è impegnata a versare circa 554 milioni dollari nel 2009 (pari a 436 milioni di euro). Come sottolineato dal commissario europeo alle relazioni esterne, Benita Ferrero Waldner, l'impegno della Commissione "ha come priorità quella di una risposta adeguata alla situazione umanitaria disastrosa a Gaza. Ma il problema cruciale non collegato ai fondi quanto all'accesso, e cioè alla riapertura dei valichi". Parigi e Londra -  Hanno annunciato un sostegno, rispettivamente, di 31,6 e 45 milioni di dollari. Sarkozy ha poi invitato i palestinesi a mettere in piedi un governo diunità nazionale sotto il presidente Abu Mazen e ha rilanciato laproposta di una conferenza di pace: "Bisogna incoraggiare le parti astabilire un calendario che porti entro la fine di quest’anno allafirma di un accordo e alla creazione di uno Stato palestinesepercorribile, democratico, moderno, che vive accanto a quello di Israele". Paesui Arabi - L'Arabia Saudita ha promesso un miliardo di dollari. A questi si aggiungono 250 milioni del Qatar, 200 milioni dell'Algeria ed altri 100 milioni da una istituzione caritatevole qatariota. Altri Paesi - Marocco e Corea del Sud parteciperanno con 15 milioni di dollari ciascuno, l'Australia con 12,9 milioni mentre l'Irlanda con 2,6 milioni. La Russia ha inoltre annunciato aiuti in generi alimentari e medicinali, 50 veicoli da trasporto e due elicotteri civili per l'Autorità Palestinese.