Attacco hacker a Wikileaks Assange diffonde pure i nomi

Andrea Tempestini

La legge del contrappasso: "Wikileaks.org è oggetto in questo momento di un cyber-attacco". Con questo messaggio diffuso dal portale di Julian Assange si è appreso che il 'dispenser' di cablogrammi era sotto attacco, arrivato poco dopo la diffusione di altri 134mila dispacci segreti o riservati dal dipartimento di Stato. "Mettono a rischio la sicurezza" - Gli ultimi documenti diffusi hanno allarmato l'amministrazione statunitense, in particolare perché Wikileaks, in questo caso, avrebbe diffuso e indicato i nomi delle fonti che avevano fornito le informazioni confidenziali, esponendole a possibili ritorsioni. La diffusione dei cablo ha ulteriormente insaprito i rapporti tra l'amministrazione Usa e Wikileaks. Il portavoce del Dipartimento americano alla sicurezza, Victoria Nuland, ha condannato pubblicamente il sito di Assange: "Oltre a mettere a rischio la sicurezza e la vita della gente, tutto ciò minaccia la sicurezza nazionale e vanifica i nostri sforzi per lavorare insieme agli altri Paesi per la risoluzione dei problemi comuni". La smentita di Wikileaks - Ma è giallo sulla diffusione di nomi e cognomi, perché da Twitter, i responsabilidi Wikileaks si sono affrettati a smentire categoricamente la diffusione di nomi di persone coperte dall'anonimato: "E' totalmente falso dire che tali nomi sono stati rivelati o che saranno rivelati", hanno spiegato dal portale di Assange, spingendosi fino a definire "diabolico" il New York Times. Ma a puntare il dito contro Wikileaks non c'è soltanto la Casa Bianca. Alcune organizzazioni per la difesa dei diritti umani, infatti, hanno accusato Assange di mettere in pericolo la vita o l'incolumità delle persone che avrebbero fatto rivelazioni scottanti ai diplomatici statunitensi.