Inarrestabile ascesa di Google: le folli spese del colosso web
L’azienda Google ha aggiunto al suo impero, già forte, un altro tassello con l’acquisto di Motorola la settimana scrosa. L’acquisizione dell’azienda un tempo leader del mercato di telefonia è lo sforzo più costoso da parte di Google visti i 12,5 miliardi di dollari spesi. Il recente acquisto è solo l’ultimo di una serie che ha visto Google invadere un po’ tutti i settori del mercato internazionale: dal web alla pubblicità, dal turismo ai video online. Nel corso della sua storia, la società di Mountain View ha acquisito 100 piccole e medie aziende, ponendo le basi per la costruzione di un marchio che va ben oltre le ricerche online. Tutto comincia nel 2006 quando Google ha acquistato la società dMarc Broadcasting per 102 milioni di dollari. Grazie all’acquisto, la piattaforma dMarc è diventata il caposaldo del sistema AdSense, su cui Google ha puntato la sua fortuna pubblicitaria online. Dopo vari tentativi, nel febbraio 2010 Google acquista On2, azienda specializzata nello sviluppo di codec video. Le conoscenze introdotte da On2 hanno consentito il miglioramento della piattaforma Google Video sui cui la società punta molto (nonostante non sia mai diventata un successo). Goole ha anche “rubato” una società al nuovo rivale Facebook. Si tratta di Slide.com, acquistata nell’Agosto 2010 per 182 milioni di dollari. Al tempo Slide.com era il più importante sviluppatore di applicazioni di terze parti per Facebook; almeno fino a quando Google ha deciso di puntare al mondo dei social network e di farlo nel miglior modo possibile: copiando Zuckerberg. A giugno 2011 Google si è accaparrata le azioni di Admeld per 400 milioni di dollari. Admeld, azienda specializzata nell’ottimizzazione di pubblicità online, ha permesso di concludere la scalata la mondo dell’advertising di BigB, completato con le acquisizioni di DoubleClick e InviteMedia. Sono serviti 625 milioni di dollari per l’acquisto di Postini, la compagnia specializzata in sistemi di archiviazione e sicurezza telematica. Poco dopo l’acquisto Gmail ha introdotto alcune funzionalità come i filtri anti-spam e prime sperimentazioni nel campo del cloud computing (nuvole di dati). Ma l’acquisto più spiazzante, almeno fino ad ora, è stato quello di ITA Software, un programma di prenotazioni di voli online. Con 700 milioni di dollari Google si è assicurata le azioni del software più utilizzato dalle maggiori compagnie aree internazionali per l’acquisto di biglietti e assistenza post-vendita. Il lancio della piattaforma per telefonia mobile Android ha richiesto, da parte di Google, un maggiore impegno sul fronte della pubblicità via cellulare. Per questo, nel novembre 2009, l’azienda ha acquistato AdMob specializzata proprio in un soluzioni pubblicitarie in mobilità. Sul terzo gradino degli acquisti più costosi si pone l’acquisizione, nell’ottobre 2006 per 1,6 milardi di dollari, di YouTube regina delle piataforme di streaming video. Nonostante l’acquisto non vi è mai stata una fusione tra Youtube e Google Video, forse per lasciare che la piattaforma originaria di Google possa sviluppare strumenti alternativi “rischiosi” per la consolidata (e remunerativa) Youtube. Prima dell’acquisto di Motorola, la spesa pià alta effettuata da Google era quella che nell’aprile 2007, vedeva l’azienda DoubleClick specializzata in pubblicità online, entrare a far parte del network di MountainView. Il prezzo, fissato in 3,1 miliardi di dollari, fece girare la testa soprattutto alla Microsoft, fino a quel momento unica interessata all’acquisto dell’azienda. Ma si sa, il mondo del web è imprevedibile e Google pronta a tutto. di Antonino Caffo