Visita di Ratzinger a Madrid: "Creare lavoro per i giovani"
Il Papa è atterrato a Madrid per la visita in Spagna che durerà quattro giorni, durante la quale parteciperà alla giornata mondiale della giovenù. Ad accogliere Joseph Ratzinger ai piedi della scaletta dell'aereo il re Juan Carlos e la regina Sofia. Sulla pista dell'aeroporto, inoltre, migliaia di giovani pellegrini che acclamavano il pontefice sventolando bandiere del vaticano. Il viaggio 'spaventa' l'esecutivo socialista di Zapatero, che teme che il Pontefice possa parlare dell'"aggressione laicista" in atto nella società occidentale, che vede in prima fila proprio la Spagna di Josè Luis. La prima parola: un grazie - E' proprio dall'areoporto internazionale Barajas di Madrid che il Papa pronuncia le sue prime parole. Anzitutto un grazie alla Spagna per le "manifestazioni di simpatia" e per la "ospitalità" offerta ai giovani. Poi ricorda nell'essenza lo scopo della sua visita: "Sono qui- ha detto - per incontrarmi con migliaia di giovani di tutto il mondo, cattolici, interessati a Cristo o in cerca della verità che dà un senso genuino alla propria esistenza". Ed esprime la sua compagnia ai giovani che "non sono soli. E' per me è una immensa gioia ascoltarli, pregare insieme e celebrare l'Eucaristia con loro". Le difficoltà di oggi - Un messaggio di certezza e sicurezza quello che il Santo Padre rivolge ai giovani che, secono le previsioni, saranno in questa settimana di pellegrinaggio circa un milione da tutto il mondo. Al centro, la "scoperta di Dio" che "rianima i giovani e apre i loro occhi alle sfide del mondo". Infatti, ricorda subito dopo il Papa, ai ragazzi oggi "certamente non mancano difficoltà" in ogni parte del mondo: "tensioni e scontri con spargimento di sangue", "giustizia e valore della persona umana sottomessi ad interessi egoisti, materiali e ideologici". Ratzinger non manca così di intervienire sul delicato tema del lavoro : "Molti giovani guardano con preoccupazione al futuro, di fronte alle difficoltà di trovare un lavoro degno, o perchè l'hanno perduto o perchè precario e insicuro". E sul rapporto con la religione, "i ragazzi sono discriminati" proprio perchè "vivono nella fede". Nonostante tutte le denunce circe le difficoltà e le insidie di oggi, è pronta e immediata la risposta di Ratzinger: "Invece io mi accingo a dire ai giovani, con tutta la forza del mio cuore: che niente e nessuno vi tolga la pace; non vergognatevi del Signore. Egli non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio, e così ci ha salvato". Alla Spagna - A dispetto dei 'timori' del governo di Zapatero, Ratzinger inizia con parole di stima e conforto per la Spagna intera, che "benchè abbia motivi di preoccupazione" li supererà con "il dinamismo che caratterizza il suo popolo e al quale gli spagnoli contribuiscono le sue profonde radici cristiane, molto feconde nel corso dei secoli". "Europa crei lavoro" - Durante il volo verso Madrid, il Papa aveva pareannunciato alcuni punti essenziali del suo messaggio, come quello della difficile congiuntura internazionale, sottolineando che "in questa crisi economica, come anche nella precedente, si vede cosa accade quando un'economia solo mercantile ha dimenticato l'etica". Ratzinger aveva ribadito che "c'è una responsabilità dell'Europa verso gli altri, le altre nazioni e verso l'umanità": "bisogna creare lavoro e proteggere il pianeta". Prima della partenza il Pontefice aveva inviato un messaggio al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un augurio di pace e di prosperità per l'Italia. "Nel momento in cui mi accingo a partire per la Spagna in occasione della giornata mondiale della gioventù - ha scritto il Papa - animato dal vivo desiderio di incontrare i giovani provenienti da tutto il mondo per un significativo e straordinario raduno ecclesiale mi è gradito rivolgere a lei signor presidente e a tutti gli italiani il mio affettuoso e beneaugurante saluto che accompagno con ogni più cordiale ed orante auspicio di pace e di prosperità". Scontri nella notte - Per Benedetto XVI si tratta della terza visita in Spagna dall'inizio del suo Pontificato, la seconda in meno di 10 mesi dopo quella a Santiago de Compostela e Barcellona del mese scorso. La capitale spagnola è blindata: ingenti le misure prese per garantire la sicurezza. La vigilia è stata tesissima: il bilancio è di sette arresti e di 11 feriti negli incidenti che hanno segnato, nella notte tra mercoledì e giovedì, la fine della manifestazione dei cosiddetti 'indignados' contro la visita di Ratzinger. I giovani protestano per i costi ritenuti eccessivi della visita di Benedetto XVI.