Manovra taglia le Province C'è supertassa per i ricchi
Pochi secondo dopo le 21 il Consiglio dei Ministri riunito a Palazzo Chigi ha approvato il decreto legge che contiene il pacchetto di norme anti-crisi. In contemporanea all'inizio del CdM (leggi la cronaca del precedente incontro tra Silvio Berlusconi e gli Enti Locali) erano cominciate a trapelare le informazioni sul contenuto della bozza. Fonti di governo hanno fatto trapelare che in CdM sono stati esaminati tre provvedimenti: un decreto legge, un disegno di legge costituzionale per la modifica dell'articolo 41 sulla libertà d'impresa, e un disegno di legge per la modifica dell'articolo 81 per inserire il vincolo del pareggio di bilancio. Infine è stata esaminata una delega per la riforma del sistema assistenziale. Appena prima dell'inizio dei lavori, il premier Silvio Berlusconi ha preso da parte il ministro Giancarlo Galan, che in giornata aveva criticato alcuni dei provvedimenti annunciati, e con fermezza lo aveva rimproverato: "In questo momento non c'è cosa più grave che mostrarci divisi", lo ha richiamato il premier, secondo quanto ha riferito chi era presente. Di seguito le misure e le indiscrezioni: alcuni provvedimenti sono stati confermati nella conferenza stampa che ha seguito il CdM, per gli altri l'approfondamento è stato rimandato all'appuntamento con i giornalisti che si terrà sabato. Taglia Province e Comuni - La notizia più lieta arriva con l'abolizione delle Province sotto i 300mila abitanti: Libero si è sempre battuto e ha chiesto a gran voce l'abolizione degli enti inutili. Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha spiegato che "la manovra prevede l'abolizione di 24 Province". Inoltre i comuni sotto i mille abitanti verranno fusi (per circa 1.500 Comuni sarà obbligatorio l'accorpamento), con il sindaco anche assessore, e verranno ridotti i componenti dei consigli regionali. Berlusconi, nella conferenza stampa che ha seguito il CdM, ha cofermato che "verranno tagliate 54mila poltrone". Contributo di solidarietà - Come previsto arriva anche la brutta notizia, il 'contributo di solidarietà' dei redditi privati medio-alti, ossia la 'patrimoniale mascherata', che sarà pari al 5% della quote eccedente i 90mila euro e al 10% della quota eccedente i 150mila euro. La misura è stata confermata da Berlusconi in conferenza stampa. Pensioni - Per quel che riguarda il capitolo pensioni - la Lega Nord potrebbe far pesare la sua linea contraria - viene anticipato dal 2020 al 2015 il progressivamento innalzamento a 65 anni - entro il 2027 - dell'età pensionabile per le donne nel settore privato. Sono poi previsti interventi disincentivanti per le pensioni di anzianità, con anticipo al 2012 del requisito del '97' tra età anagrafica e anni di contribuzione (la somma deve fare 97). Fisco - Dal fronte fiscale arriva la tracciabilità di tutte le transazioni superiori ai 2.500 euro con comunicazione all'Agenzia delle Entrate delle operazioni operazioni per le quali è prevista l'applicazione dell'Iva. E' inoltre previsto l'inasprimento delle sanzioni, fino alla sospensione dell'attività, per la mancata emissione di fatture o scontrini fiscali. Nella bozza non appare l'aumento dell'Iva. Salterebbe anche l'intervento sugli immobili e i patrimoni mobiliari. Le misure sono state confermate in conferenza stampa. Rendite finanziarie - Le imposte sulle rendite finanziarie passano al 20 per cento. L'aliquota vale per tutti i titoli esclusi i gli interessi dei titoli di Stato, che non si smuoveranno dal 12,5 per cento. La misura è stata confermata in conferenza stampa. Lavoro e stipendi pubblici - La bozza discussa in CdM non contiene la riduzione degli stipendi dei dipendenti pubblici: nei giorni scorsi la voce era girata con insistenza, ma il punto secondo le indiscrezioni sarebbe saltato. I dipendenti delle Amministrazione che non rispettano gli obiettivi di riduzione delle spese, però, potrebbero perdere il pagamento della tredicesima mensilità. E, ancora, potrebbe essere stabilito il pagamento con due anni di ritardo dell'indennità di buonuscita (il Tfr) dei lavoratori pubblici. Liberalizzazioni e privatizzazioni - Prevista la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici locali, esclusa l'acqua per l'esito del referendum. La bozza prevede anche la liberalizzazione delle professioni. La misura è stata confermata in conferenza stampa. Contratti aziendali - Viene prevista l'estensione erga omnes dei contratti aziendali che potranno così derogare a quelli nazionali e a una parte dello Statuto dei lavoratori. Non sareppe più prevista la delega allo Statuto dei lavoratori. La misura è stata confermata in conferenza stampa. Lavoro autonomo - L'aliquota Irpef per i lavoratori autonomi con redditi superiori ai 55mila euro viene aumentata: la misura dovrebbe essere su base triennale. Festività - Secondo quanto è trapelato, inoltre, le festività infrasettimanali "non concordatarie" verranno spostate al lunedì. La misura è stata confermata in conferenza stampa. Rinnovabili - L'articolo 7 del dl che prevedeva il taglio del 30% agli incentivi alle fonti rinnovabili e la suddivisione in tre macrozone per la fissazione del prezzo dell'elettricità sarebbe stato stralciato (in giornata contro l'ipotesi si era scagliato il parlamentare siciliano Gianfranco Micchiché). Fondi Fas -Vengono anticipate di un anno le riduzioni del fondo Fas, il Fondo governativo per le aree sottoutilizzate. I tagli erano già previsti nella prima versione delle manovra, ma dovranno entrare in vigore prima del previsto.