Ucraina, scoppio nella miniera Sedici morti e nove dispersi

Rosa Sirico

Sono sedici i minatori rimasti uccisi da un’esplosione nella regione mineraria ucraina del Donbass. L’eplosione è avvenuta a 915   metri di profondità, nel pozzo della città orientale  di Sukhodilsk. Altri tre minatori sono rimasti feriti, mentre nove sono ancora dispersi. L'incidente è avvenuto nella notte e ancora non sono chiare le cause, anche se si pensa sia stata causata dalla presenza di metano. Appena martedì, tre lavoratori erano morti in un altro incidente nella parte est del Paese, in seguito a un collasso del tetto di una miniera. Una miniera pericolosa -  La miniera Suhodilsk-orientale nella regione ucraina di Lugansk è tra le più pericolose nel Paese. A dirlo è Mykhailo Volynets, a capo del sindacato indipendente dei minatori in Ucraina, spiegando che nella miniera si accumulano metano e polvere di carbone. Poco dopo il primo incidente, nella miniera Bazhanova (non Bazhana come scritto in precedenza), nella regione orientale di Donetsk, è crollato un ascensore, uccidendo un minatore e ferendone otto. I due incidenti sottolineano i pericoli dell'industria mineraria nel Paese, considerata tra le più rischiose del mondo a causa delle attrezzature obsolete e poco riguardo per le norme di sicurezza. L'esplosione -  Lo scoppio è avvenuto mentre i minatori erano impegnati nel turno di notte. Ufficiali del governo sono arrivati sul luogo dell'incidente in mattinata e stanno lavorando per stabilirne le cause. È atteso anche il presidente Viktor Yanukovych che dovrebbe arrivare in aereo in giornata.