San Raffaele, funerali di Cal Cda nomina 2 superconsulenti
A piangere la salma di Mario Cal, nel Ciborio dell' ospedale, c'era Don Verzè, fondatore del San Raffaele. Mario Cal, per lui, prima di essere il vice era un "amico fraterno". Di fianco a lui, prostrata sulla bara coperta dai fiori, la vedova Tina. Il sacerdote, visibilmente addolorato, ha partecipato al primo momento di preghiera. Padre Charles Vella ha porto l'aspersorio a Don Verzè, lui si è alzato e ha asperso l'acqua santa. Poi il sacerdote, molto provato, si è ritirato nel privato. Nel pomeriggio poi si sono svolti i funerali in forma privata per volontà della famiglia. Intanto la giornata di venerdì 22 luglio è stata anche decisiva per le sorti della Fondazione San Raffaele, proprietaria del quotidiano Libero. Il Cda ha nomintao Enrico Bondi e Renato botti come superconsulenti. I Funerali - A seguito della Camera ardente si sono svolti, sempre presso l'ospedale San Raffaele, i funerali di Mario Cal. Sono iniziati alle 14.30 e per volere della famiglia si sono tenuti in forma privata. Molte le personalità del mondo politico e delle istituzioni presenti, tra cui il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, il presidente di Promos, Bruno Ermolli e l'assessore della Regione Lombardia Alessandro Colucci, il presidente della Camera di Commercio di Milano Carlo Sangalli. Presenti anche il cantante Albano Carrisi, l'attore Renato Pozzetto. La tragedia del suicidio - Mario Cal, numero due del San Raffaele, è scomparso lunedì 18 luglio. Si è sparato nel suo ufficio di Milano al sesto piano dell'ospedale, poco dopo le 10.30 del mattino. Lo ha trovato la sua segretaria, che a seguito del colpo, si è recata nel suo studio e l'ha trovato in una pozza di sangue. Tempestivi i scoccorsi, ma la morte è stata istantenea. Il cda della Fondazione San Raffaele - Due superconsulenti per il San Raffaele. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, riunitosi stamani per oltre 7 ore, ha dato inizio immediatamente ai lavori nominando "come consulenti il dottor Enrico Bondi e il dottor Renato Botti e, assieme a questi, ha definito il programma delle attività da porre in essere". Lo riferisce in una nota l'Istituto di via Olgettina. Al fine di "accelerare la definizione di un quadro contabile", Bondi si è riunito con i legali dello studio Gianni e Origoni e altri consulenti "per l'avvio delle operazioni necessarie". Nel frattempo il Consiglio di amministrazione ha proseguito i lavori, esaminando i diversi scenari che potrebbero risultare dall'attività di ricognizione contabile e "prospettando diverse ipotesi di soluzione".