Testamento biologico

Albina Perri

Per il neosegretario del Pd Dario Franceschini c’è già del lavoro da sbrigare. Di fronte al disegno di legge sul testamento biologico, il Partito democratico si è infatti spaccato e se tra i 585 emendamenti presentati compare anche quello della senatrice Anna Finocchiaro, nella lunga lista ne compare un altro con la firma di Francesco Rutelli. Due visioni opposte sullo stesso argomento che scopre i nervi tesi sul tema dell’etica nell’opposizione. Le due versioni Leggendo infatti i due testi in considerazione, si nota la presa di posizione diversa sulla sospensione di idratazione e nutrizione del malato. Ecco quanto compare nell’emendamento della Finocchiaro: “Nell’ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento”. Di diverso avviso Francesco Rutelli: “Alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale e sono fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono quindi essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento”. Sacconi ottimista Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi intanto porge una mano al Pd: “E' in atto una positiva evoluzione nel Partito democratico a proposito del diritto all’alimentazione e all’idratazione – ha dichiarato -, che costituisce il contenuto più rilevante della nuova regolazione sulla fine di vita all’esame del Parlamento. La posizione maggioritaria nel Pd riconosce infatti la tesi da sempre sostenuta da governo e maggioranza: idratazione e alimentazione corrispondono a bisogni vitali della persona e non sono quindi terapie”. Meno diplomatico Enrico La Loggia, vice presidente del Pdl alla Camera, che ha attaccato Massimo D’Alema: "Quello che non è da paese civile - afferma - è introdurre l’eutanasia nel nostro paese, per di più facendo morire le persone di fame e di sete. Credo che D’Alema su questo abbia le idee confuse, sarà bene che le chiarisca a se stesso e ai suoi fans". Il provvedimento è in discussione in Commissione Sanità del Senato e in procinto di passare in Aula, dove il suo approdo è in programma per  il 5 marzo