Santoro distratto e derubato Per qualcuno è un complotto
Rubano lo zaino a Michele Santoro e si smuove la polizia dell'intera costiera amalfitana. E' caccia al ladro che in una strada provinciale della località balneare campana si è intrufolato nella Bmw dell'ex giornalista Rai, domenica intorno alle 19 e ha rubato lo zaino della figlia di Michele, contenente una videocamera, una macchina fotografica e un iPad. Un bottino cospicuo, da 3.000 euro. I carabinieri di Amalfi, presso cui la moglie di Santoro ha sporto denuncia, hanno effettuato rilievi sull'auto del conduttore. Nessun segno di effrazione (il finestrino era alzato per metà). Santoro possiede una casa proprio ad Amalfi. I soliti sospetti - La notizia, di per sé, è un classico dell'estate. Sbadataggine da turisti in libera uscita, ladri sull'attenti e bottino da leccarsi baffi. Il problema, semmai, è come un fatto di questo tipo venga proposta dai media. Il Corriere.it, per esempio, adombra qualche ombra: Chissà però se il vero interesse di chi ha ripulito la Bmw fossero i soli oggetti rubati, si legge sul sito. E gli inquirenti, non trovandosi di fronte ad un furto comune, hanno solertemente rilevato le impronte digitali. Il tutto fa concludere al Corriere che ci potrebbe essere anche un eventuale diverso "movente". Come se 3.000 euro di refurtiva non possano bastare. O come se qualcuno, in un pomeriggio di vacanze ad Amalfi, potesse pensare a chissà quali scoop e dati segretissimi lasciati da Santoro in videocamera, macchina fotografica e iPod. Nello zaino della figlia. In auto. E col finestrino mezzo abbassato. Neanche il miglior complottista saprebbe arrivare a tanto.