Tremonti traballa per 12 ore e l'Italia perde otto miliardi
Sul patibolo Giulio Tremonti si è tracinato anche Piazza Affari. Le voci sul conto del ministro dell'Economia - comprese quelle poi rientrate delle sue dimissioni - hanno scatenato il panico sul mercato. Milano ha archiviato una delle giornate più drammatiche della sua storia recente, chiudendo in profondo rosso: calo pari al 3,47% dell'indice Ftse Mib, appena sopra la quota psicologica di 19mila punti sotto a cui era anche scesa nerl corso del pomeriggio. Se Giulio è stato messo in croce, la stessa sorte è toccata anche a Piazza Affari. Piano perfetto - Il punto è che il piano era già perfetto prima che ci entrassero anche i pasticci del ministro. Mettiamoci le sparate delle agenzie di rating contro il Portogallo. Il debito è spazzatura? E allora rischia tutto il Vecchio Continente, e in prima linea l'Italia, gravata da un debito pubblico da record. Questa serie di equazioni si è tradotta nell'allargamento della forbice tra i differenziali tra i Btp del Tesoro e i Bund decennali tedeschi. In giornata sono stati diversi record, e il differenziale ha sfondato quota 245 punti base. Una serie di elementi sufficiente a creare i presupposti di un attacco a Piazza Affari. Mix esplosivo - In soccorso agli speculatori sono poi arrivate le voci trapelate dalle procure sul conto del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Inutile negare che la posizione del titolare di via XX Settembre, alla luce del caso che ha travolto l'ex consigliere Mauro Marco Milanese, si è indebolita: il tombale silenzio del Pdl di venerdì mattina ne è l'ultima dimostrazione. Un Tremonti più debole, per i mercati equivale a un indebolimento del paladino della tenuta dei conti pubblici, del ministro che, secondo le piazze affaristiche del Vecchio Continente, è la garanzia di tenuta per il Belpaese. Mettiamoci lo scenario europeo scricchiolante, e il gioco è fatto: la Borsa sprofonda. E cade talmente in basso che anche il faro della Consob è costretto ad accendersi. La commissione di vigilanza ha annunciato di essere “particolarmente attiva in un monitoraggio serrato” sulle attività anomale riscontrate nelle contrattazioni sui titoli finanziari: la reazione del mercato non ha trovato giustificazioni né nei fondamentali delle società né nel quadro complessivo. Draghi: "Disco verde alla manovra" - Nemmeno le parole del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, sono servite a frenare l'attacco. "Vedo dai dispacci di agenzia che tensioni scaturiscono da timori di alcuni analisti circa le condizioni dei conti pubblici dell’Italia - ha spiegato -. La manovra di finanza pubblica decisa dal Governo, come detto giovedì dal Presidente Trichet, costituisce un passo importante per il consolidamento dei conti pubblici". Disco verde alla manovra anche dal Palazzo Koch, ma i mercati continuano a fare orecchie da mercante. Secondo Draghi, inoltre, "l'anticipo delle misure rende credibili il raggiungimento del pareggio del bilancio nel 2014 e l'avvio di una tendenza al calo del rapporto tra debito e Pil".