Nuovo record per la benzina: pesa l'effetto delle accise
Nuovo record per la benzina, che tocca nei distributori Eni quota 1,621 euro al litro, aggiungendo all'effetto accise l'aumento del prezzo del greggio sui mercati internazionali e dei suoi derivati. E' quanto emerge dalle consuete rilevazioni di Staffetta Quotidiana, che sottolinea come il Cane a sei zampe abbia ritoccato di 2,2 centesimi il prezzo consigliato per verde e diesel. Le variazioni - La media nazionale dei prezzi della verde praticati da Eni si attesta a 1,621 euro per litro, quella del gasolio a 1,494 euro per litro. Il Gpl è in calo a 0,728 euro per litro (contrazione pari a un centesimo). In rialzo anche Shell con la benzina a 1,598 euro per litro (+0,5) e il gasolio a 1,491 euro per litro (+10). Per Tamoil ritocco all'insù per la benzina: +0,5 centesimi al litro a 1,592 euro per litro. Per quel che riguarda il prezzo alla pompa della benzina si tratta di un record assoluto: nell'estate del 2008, prima della crisi finanziaria, i prezzi non avevano infatti superato la quota di 1,6 euro per litro. Il ruolo delle accise - Secondo Staffetta Quotidiana, un ruolo fondamentale nel rialzo lo ha giocato l'intervento del governo sulle accise, senza il quale il prezzo medio Eni si attesterebbe attorno a 1,57 euro per litro. La quotazione internazionale della benzina si è attestata giovedì a 1.067 dollari la tonnellata (+37), pari a 565 euro per mille litri (+22), quella del gasolio, invece, ha raggiunto quota 1.005 dollari la tonnellata (+30), pari a 596 euro per mille litri (+21). In una settimana i prezzi internazionali della benzina sono aumentati di 37 euro per mille litri, quelli del gasolio 42.