Scintille tra Pisapia e La Russa "Sindaco molle su sicurezza"

Costanza Signorelli

Si chiama "Strade sicure" la missione che il ministro Ignazio La Russa, da Palazzo Chigi, annuncia di rinnovare "per dotare di un surplus di sicurezza i quartieri più difficili delle città italiane". La misura prevede la presenza di pattuglie dell'esercito nelle zone considerate di "maggior rischio". Fin qui tutto lineare se non fosse che l'annuncio è stato occasione per il ministro di dare una bella strigliata al neo-sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. "Il sindaco Pisapia parli chiaramente - ha sollecitato La Russa - esca dal suo mutismo che su questo tema è durato troppo. Non faccia parlare altri come se fosse un ventriloquo".  Secca è stata la replica del sindaco-avvocato che si è appellato ad un difetto di forma, tralasciando la sostanza. "Se ha qualcosa da chiedermi utilizzi canali istituzionali" e puntualizza di non voler essere interpellato "attraverso agenzie di stampa o pagine di quotidiani". La sostanza - Il ministro La Russa spiega di aver chiesto ripetutamente al sindaco di Milano "di pronunciarsi sul mantenimento dei militari per garantire la sicurezza nei quartieri della città" dopo che il Governo aveva annunciato il rinnovo della "missione Strade sicure". "Ho letto dichiarazioni di componenti della giunta Pisapia che dicono che i militari non servono- ha detto La Russa -. Credo che sia un pregiudizio politico, un riflesso sessantottino. E' sbagliato non raccogliere le indicazioni che vengono dal territorio". Poi ha specificato che "ognuno è libero di pensarla come vuole" ma ha anche espresso la necessità che "il sindaco Pisapia parli chiaramente ed esca dal suo mutismo che su questo tema è durato troppo. Non faccia parlare altri come se fosse un ventriloquo". Il ministro ha conluso affermando che se Milano intende rifiutare la proposta, è bene che lo dica in tempi brevi, in modo che altre città possano godere di questi benefici. La risposta del sindaco - " Voglio ricordare al ministo che la campagna elettorale è finita: è inaccettabile che vengano poste delle domande su un tema importante come quello che riguarda il decreto 'Strade sicure' attraverso agenzie di stampa o pagine di quotidiani, addirittura dettando i tempi della risposta. Se vuole delle risposte senza perdere ulteriore tempo, usi il telefono e mi chiami direttamente". La replica del sindaco non ha sciolto il quesito, e non si sa ancora se i militari continueranno, come in passato, a proteggere le zone a rischio della città.