La consueta bordata di S&P: "Rischi per crescita debole"

Andrea Tempestini

Con il solito sospetto tempismo arriva la bordata dalle agenzie di rating. Questa volta è il turno di Standard & Poor's, che una manciata di minuti dopo il varo della manovra collettiva dei conti pubblici ammonisce l'Italia: "Restano sostanziali rischi per il piano di riduzione del debito principalmente a causa della debole crescita". Taglio del rating possibile - L'agenzia ha anche fatto sapere che, nonostante le misure correttive relative al periodo 2011-2014, rimane una possibilità su tre che il rating sovrano sul nostro Paese venga tagliato. Standard & Poor's, tuttavia, ha accolto positivamente le misure mirate a contenere gli aumenti salariali nel settore pubblico e la spesa pensionistica, misure contenute nella manovra. S&P avverte, però: "Il governo rischia di essere troppo ottimista sull'efficacia delle misure contro l'evasione fiscale, e un lungo stallo politico potrebbe contribuire a far sforare anche i conti pubblici". Secondo l'agenzia, infine, "se messe in pratica, le misure per anticipare l'età del pensionamento nel 2014 anzichè nel 2015 rinforzano l'opinione che l'Italia ha passività fra le più basse in Europa legate all'invecchiamento della popolazione".