A Gad questo partito fa schifo, ma per Bersani è tutto ok...
"In base a quale criterio - si chiede Gad Lerner, 'superconsigliere' della sinistra, in un'editoriale su Repubblica -, il manager Franco Pronzato poteva fare il consigliere d'amministrazione dell'Enac, ricoprendo contemporaneamentre l'incarico di 'coordinatore nazionale del trasporto aereo' nel Pd?". Il riferimento è al caso che sta scuotendo i democratici, l'arresto dell'uomo vicinissimo al segretario, Pier Luigi Bersani. "Così fan tutti non vale" - Il conduttore de L'Infedele punta il dito contro "altri 'facilitatori d'affari, come Vincenzo Morichini, che intercedeva nella raccolta di contributi privati per la Fonazione Italianieuropei, dopo aver ceduto a Massimo D'Alema la sua quota di comproprietà della barca a vela Ikarus". Gad si scaglia così contro il "rapporto patologico instaurato tra partiti e società civile nella nostra democrazia malata", che ora coinvolge anche i moralizzatori della sinistra. "A poco - continua Lerner - vale obiettare che tale prassi è ordinaria amministrazione nel centrodestra". Insomma, la "solita obiezione del 'così fan tutti ' non può essere accampata", perché questo Partito Democratico, secondo il conduttore, "dalla sua nascità s'impegnò a contrastare il malcostume della lottizzazione e la prassi conseguente del favoritismo negli appalti". Poi Lerner ricorda come, ai lavori della commissione incaricata di elaborare il Codice etico del Pd, ci furono "talune resistenze nel capitolo delle incompatibilità". Il paragone - Gad ci va giù duro con gli amici del Pd, e per inquadrare il caso che ha fatto scattare le manette per Pronzato sfrutta un interessante paragone. "Pronzato sedeva già inserito nel cda dell'ente pubblico più importante del settore aereo quando venne nominato responsabile del partito sulla medesima materia. Per intenderci - sottolinea - è come se Nino Rizzo Nervo o Giorgio Van Strate, consiglieri d'amministrazione Rai in quota al centrosinistra, assumessero pure la guida dell'ufficio comuniaczione del Pd". E Pier Luigi tace - Ma Bersani non riesce a dire nient'altro che è rimasto "sorpresissimo dalle accuse" rivolte a Pronzato. Incalzato dal cronista del Messaggero che gli chiedeva se esistesse, alla luce dell'ultimo scandalo, una questione morale nel Pd, ha replicato secco: "La risposta è no". Poi aggiunge: "Se fossero confermate le accuse, noi dobbiamo aprire quattro occhi perché noi dobbiamo assolutamente essere un partito che garantisce il massimo della trasparenza. Naturalmente, l'amarezza resta, è chiaro".