Roma, non è ancora morto il musicista aggredito a cascate

Giulio Bucchi

Una serata allegra finita in tragedia per qualche risata di troppo. Un giovane di 29 anni è in gravissime condizioni dopo tre giorni di coma. Nella notte tra sabato e domenica era stato aggredito a Roma, in via dei Serpenti: calci, pugni e un colpo di casco in testa durante una lite per schiamazzi. Nella mattinata di mercoledì si era diffusa la notizia che fosse morto. La lite - Tutto è cominciato in via Leonina, dove quattro amici avevano appena finito di suonare in un bar. Stavano commentando la serata all’esterno del locale, quando un uomo si è affacciato al balcone. Impugnando un bastone ha urlato: "La dovete finire, qui non si può più dormire, è un'indecenza". L'uomo è poi uscito di casa e ha cominciato a inseguire i quattro. La corsa del gruppo di amici è terminata proprio in via dei Serpenti, dove ad aspettarli c'erano altri quattro giovani. L'uomo con il bastone si è dileguato, mentre cominciava la rissa. Dopo aver colpito il ragazzo con un casco, gli aggressori si sono dileguati prima dell’intervento dei vigili. Il musicista esanime è stato trasportato d'urgenza al Policlinico Umberto. Indagini via Facebook - Le forze dell'ordine sono risalite ai picchiatori grazie ad alcuni testimoni e a Facebook. Conosciuto il nome di battesimo di uno dei componenti della banda, sono risaliti agli altri grazie al social network. I primi arrestati sono stati due baristi 21enni, mentre sono ancora in corso le ricerche degli altri due sospettati. "Lo abbiamo fatto per legittima difesa - hanno detto i due fermati -, sono stati gli altri ad alzare le mani per primi". Ma la loro versione non corrisponde al racconto dei testimoni.