La Corte dei Conti al governo: "Tagli lineari non unico mezzo"

Giulio Bucchi

"Il governo è ben consapevole di quanto la riforma dei conti pubblici sia complessa". Il presidente di Sezione della Corte dei Conti, Luigi Mazzillo, presenta così le ore caldissime che si vivranno a Roma tra la riunione della maggioranza a Palazzo Chigi e la giornata cruciale di giovedì, quando il ministro dell'Economia Giulio Tremonti presenterà ufficialmente la sua manovra. La Corte dei Conti ha lodato la "tempestività" con cui l'esecutivo sta lavorando alla manovra e ha poi 'dettato' la linea:  "La spesa pubblica va ridotta in maniera rigorosa ma basta con la logica dei tagli lineari", ha spiegato il procuratore generale aggiunto della Corte, Maria Teresa Arganelli: "L'esigenza di continuare sulla strada di un rigoroso contenimento della spesa si propaga, almeno sul medio periodo, sia ai fini della sostenibilità nei mercati del debito sovrano sia ai fini del rispetto dei vincoli europei". La Corte dei Conti invita poi il governo a "superare le politiche di mero contenimento della spesa pubblica affidata a tagli lineari di livelli ancorati perdipiù alla spesa storica, per procedere a tagli selettivi di tipologie di spese ritenute meno utili oltrechè per riequilibrare differenti situazioni tra enti formatesi nel tempo". Un'ultima annotazione sul piano di recupero dell'evasione: "Restano quanto mai ampie le possibilità di maggior gettito" perché "le dimensioni del fenomeno sono imponenti. L'Istat ha stimato che nel 2008 l'economia sommersa rappresentava il 17,5% del Pil"