L'Italia nel mirino della Bce: "Chiarite le vostre manovre"

Andrea Tempestini

Nei giorni della 'caduta degli dei' e del tracollo di Atene - e dopo il monito di mercoledì sul rischio contagio nell'Eurozona - nel mirino della Banca Centrale Europea ci finisce l'Italia: l'istituto centrale ha invitato il nostro Paese a fare luce sulle manovre previste per il 2013. Tensioni sui mercati - Negli ultimi tre mesi, spiega l'Eurotower, i premi di rendimento decennali "si sono notevolmente ampliati" per Grecia, Irlanda e Portogallo. L'istituto sottolinea poi che "anche le tensioni nei mercati del debito sovrano di Belgio, Italia e Spagna si sono riflesse in questo periodo nelle oscillazioni relativamente ampie dei differenziali con i titoli tedeschi". Oltre al monito rivolto all'Italia, quello per "molti Paesi" nei quali "occorre sostenere gli obiettivi di bilancio con misure di risanamento concrete, al fine di correggere i disavanzi eccessivi entro i termini concordati". Secondo l'Eurotower, nel 2010 "la maggior parte dei Paesi dell'area euro ha sostanzialmente rispettato i requisiti previsti dalle procedure per i disavanzi eccessivi e si propone di fare altrettanto nei prossimi anni". Tuttavia, continua l'istituto basato a Francoforte, "in molti paesi questi piani non sono sufficientemente suffragati da misure concrete di risanamento oltre il 2011, e saranno quindi necessari ulteriori intervnti per conseguire gli obiettivi di bilancio entro i termini convenuti". Il programma italiano - Nel dettaglio, per quel che concerne l'aggiornamento del programma di stabilità italiano, con cui si punta al pareggio di bilancio entro il 2014, la Bce indica che "vanno ancora specificati per il periodo 2013-2014 ulteriori interventi per un importo cumulato pari circal al 2,3% del Pil". Secondo la Bce, che nel documento passa in rassegna i programmi di stabiluità dei Paesi di Eurolandia, questi "in motli casi non sono del tutto convincenti" perché "l'evoluzione del risanamento presentata nella maggior parte dei programmi non trova sufficiente riscontro in misure concrete, soprattutto per il 2011".  Stabilità dei prezzi - L'Eurotower, inoltre, resta "vigile" contro i rischi che corrono la stabilità dei prezzi, e si dice pronta ad agire con "fermezza e tempestività" al fine di evitare che l'evoluzione dei prezzi produca pressioni inflazionistiche generalizzate. L'inflazione, infatti, dovrebbe restare "nettamente sopra" il 2% nei prossimi mesi. Le informazioni disponibili, prosegue il documento, "confermano il persistere di pressioni al rialzo sull'inflazione complessiva", sotto il peso dei rincari dei beni.