Signorini tra i fornelli di casa: "Al Cav cucinerei il tiramisù"
«È molto composita. C’è lo chef Alessandro Borghese che definisco il “piacione”. Poi la giornalista Camilla Baresani che chiamo “Miss Cotoletta” (aveva stroncato le cotolette del ristorante di Dolce e Gabbana): averla è stata una mia idea. Poi Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano. È un po’ un alieno, parla dotto, ha diretto 12 anni Gran Gourmant, è lo Sgarbi dei fornelli». I vip si alterneranno? «Non si sa. Mi piacerebbe avere la Canalis e gli altri anche nelle altre puntate. I miei sogni sarebbero anche Maria De Filippi e Costanzo, ma sono molto impegnati». E tra i politici? «Beh, ho un’idea che vorrei tenere per Kalispera. Vorrei che Letizia Moratti venisse a cucinare il risotto allo champagne per Pisapia. Dopotutto il neo sindaco va a vestirsi da “Eddy Monetti”...». E a Berlusconi cosa cucinerebbe dopo la doppia batosta? «Ovviamente il tiramisù. Ne ha molto bisogno. Mi riferisco solo alle batoste elettorali. Non ad altro... (Ride)». Beh dopo questa volevamo farle una domanda seria sulla crisi del berlusconismo... «Oh no, rischio di annoiarmi a morte!». Ma che ne pensa del caso Santoro? «Sono molto scontento. Ero un telespettatore assiduo di Annozero anche se mi faceva arrabbiare per i toni e le posizioni. Ma il fatto che ora manchi una finestra su quel mondo lì è segno di un preoccupante degrado culturale. La Rai è kamikaze: come si fa a togliere un programma che fa il 24 per cento su Raidue. Mi suona parossistico». La Rai o La7 l’hanno mai corteggiata? «Sì, mi hanno chiesto di trasferire un mio programma, se n’è parlato. Ma sto così bene a Mediaset, non ho paletti, il da fare non mi manca, perché dovrei andare a impegolarmi?». Ha citato Kalispera. Tornerà? «Credo e spero di sì. È andato così bene, sarebbe un peccato non riprenderlo. Ma non so quando. È un programma che mi sono cucito addosso». Perché, invece, è naufragato il reality sui precari? «Mah, in realtà non è stato preso così in considerazione come è stato scritto. Io non avevo ancora sciolto le mie riserve. Però avrebbe avuto i suoi vantaggi: si sarebbe fatta cultura, anche se spicciola, e il precario avrebbe avuto un anno di stipendio. Buttalo via. Non si volevano certo spettacolarizzare queste persone. Sono state scritte molte scemenze». È appena uscito vivo da sei mesi di Grande Fratello. E il prossimo anno sarà ancora più lungo. Se la sente di rifarlo? «Ora penso a questo programma, vediamo come va. Poi non so che dire, ci penserò. Non sono mica Stakanov». E quest’estate che scoop vorrebbe fare? «Già oggi usciamo in copertina con il topless di Ilary Blasi. Mica male. Ma mi dicono rifatta. E poi abbiamo fotografato Mina, che non si vedeva da anni. Così ho appagato la mia ansia da scoop. Con Mina, tra l’altro, ebbi un problemino. Mi voleva querelare. Ma la colpa era di Valeria Mazza. Con Silvana Giacobini conducevamo Nessuno è perfetto. Parlo di 12 anni fa. La Mazza, che non parlava bene italiano, disse: “Ecco Mina che non se la vede da anni”. E io: “Sapevo che era sovrappeso, ma non così tanto...”. Sono stato un po’ truce, ma poi negli anni ci siamo riconciliati». Ma lo “scoop impossibile” dei suoi sogni qual è? «Spiaggia di Anzio. Dietro le dune, alla vigilia del matrimonio, Mara Carfagna bacia Italo Bocchino. E le nozze saltano». E il povero Mezzaroma? «Me lo becco io e lo porto alle dune di Ostia!!!». intervista di Alessandra Menzani