L'ultimo schiaffo di Santoro: "La conferenza stampa? La faccio in diretta tv"

Andrea Tempestini

L'ultima beffa di Santoro. Nella mattinata di martedì è stata annullata la conferenza stampa - prevista per le 11 negli studi Rai di via Teulada - con cui Michele avrebbe dovuto fornire qualche particolare in più sull'addio alla televisione pubblica e sul suo futuro professionale. Dopo l'annullamento, si era vociferato di una sede alternativa per la conferenza stampa, di un incontro che si sarebbe dovuto tenere nel pomeriggio. Era atteso un comunicato dello stesso Santoro. Colpo di coda - Poi, in effetti, il comunicato è arrivato, ma per annunciare che Michele saluterà il pubblico e i colleghi attraverso il mezzo televisivo. Ovvero nel corso dell'anteprima dell'ultima puntata del programma che si terrà il prossimo giovedì su Rai2. Questo l'annuncio del teletribuno, affidato a una breve nota che, in buona sostanza, ci avverte dell'ultimo colpo di coda di Michele. Un po' come aveva sempre fatto, la sua conferenza stampa la terrà in diretta televisiva e sulle reti del servizio pubblico. Fortunantamente, dovrebbe però essere l'ultima volta. Ci molesterà da La7 - Il futuro professionale di Michele - che come buonuscita succhierà alla Rai altri 2,3 milioni di euro - pare intanto già delineato: continuerà a molestarci da La7. Proseguirà imperterrito le sue arringhe sugli schermi televisivi della rete sempre più prossima a divenire parte del gruppo imprenditoriale di Carlo De Benedetti, che significa L'Espresso, Lodo Mondadori e, insomma, tanti soldi. Insieme a Michele, ovviamente, si dovrebbe muovere anche Marco Travaglio, che continuerà a firmare i suoi tele-editoriali. In borsa - L ''effetto Santoro' si fa sentire anche in Borsa su Telecom Italia Media, con un balzo ora del 7,51% a 0,20 euro, tra volumi vivaci. Il titolo della controllata Telecom si mette in evidenza sin dall'avvio degli scambi proprio mentre Michele Santoro è dato a un passo da La7 dopo l'addio alla Rai. La Cassazione - Il teletribuno lascia alla vigilia della pronuncia della Cassazione sul ricorso presentato dalla Rai contro la sentenza che aveva imposto il reintegro di Santoro. Le voci di corridoio, però, lasciano intendere che dietro l'accordo-lampo tra l'azienda di viale Mazzini e il conduttori di Annozero, ci sarebbe proprio la propensione dei giudici della Cassazione a dar ragione alla Rai. Un tradimento per la Rai, ma una manna per la tv pubblica.