Oms del terrore: "Il cellulare può causare il cancro"

Rosa Sirico

Fate gli scongiuri, parliamo di Oms, Organizzazione mondiale della Sanità. Sicuramente la conoscete. Roba seria, accreditata, ascoltata. A volte anche un po’ troppo. Otto anni fa, all’inizio del 2003, l’Oms aveva deciso: dovevamo morire tutti di Sars, Sindrome Acuta Respiratoria Severa. Insomma, febbre, dolori muscolari, tosse. Poi la polmonite e amen, un bel viaggetto all’altro mondo (...) (...) in compagnia di milioni e milioni di altri uomini. Ci credeva talmente, l’Oms, che per mesi ci costrinse a parlare più di mal di gola e raucedine che di guerra in Iraq. Sappiamo come andò a finire: l’influenza si diffuse in tutto il mondo così rapidamente che neppure ce ne accorgemmo. La guerra in Iraq è ancora lì. Ora l’Oms ci ha ripensato: i nostri polmoni godono ottima salute. Possiamo tirare un sospiro di sollievo senza rischiare la respirazione bocca a bocca con quale esperto della premiata ditta Oms. È il cervello che ci fregherà, e anche di brutto. Voi, naturalmente, continuate a fare gli scongiuri. Non si sa mai: l’Organizzazione è sempre mondiale, fondi, ricerche, convegni ed epidemie a tutto spiano. Ricerca di 21 sommi esperti dell’International Agency for Research on Cancer, in sigla Iarc, il gruppo che per conto dell’Oms studia appunto i tumori. In sintesi: l’utilizzo dei telefoni cellulari e degli altri dispositivi wireless può causare il cancro. Ad essere messe sotto accusa, in particolare, sono le frequenze elettromagnetiche generate da questi apparecchi. Funziona più o meno così: voi parlate al cellulare, poi ci riparlate, poi parlate di nuovo e alla fine il vostro cervello finisce male: cancro, per la precisione glioma. Gli sms sono innocui. Almeno così pensiamo, in attesa di autorevole smentita mondiale. Benedetta Organizzazione, premiata ditta delle bufale planetarie: ora vuole mandare in quarantena pure i telefonini assieme a qualche miliardo di computer. Ha il vizietto, l’Oms. Però voi, nel dubbio, continuate sempre a fare gli scongiuri. Vi dice qualcosa la parola aviaria? Spiegò Higeru Omi, direttore dell’ufficio dell’Oms del sud-est asiatico: «Il virus dei polli può fare milioni di morti, i governi ci aiutino a combattere l’epidemia». I governi ci cascarono e corsero in aiuto dell’Oms e di tutti noi spendendo miliardi su miliardi di dollari e di euro. I milioni di morti, alle fine, furono 257. I contagi 421. E non perché i governi riuscirono a fare miracoli. Perchè la bufala era proprio una bufala. I soldi no, quelli furono veri e li cacciammo noi. E nonostante tutto l’Oms continuò a spargere allarmi: attenzione, non abbassate la guardia, l’aviaria inganna, sembra un’influenza normale, ha i sintomi di un’influenza normale e come una normale influenza si può anche curare. Ma in alcuni casi può uccidere. Insomma, era proprio un’influenza normale, molto meno pericolosa della famigerata Spagnola. Ma voi fate sempre gli scongiuri. Mai dire mai. E veniamo alla suina, altra influenza, altra pandemia, altri morti a carrettate. Fu lanciato l’allarme uno. Poi il due, il tre, il quattro e pure il cinque. Sembrava il pallottoliere dell’ansia. Alla fine, arrivò il vicedirettore generale dell’Oms, Keiji Fukuda, e disse: «I casi di influenza certificati da test in laboratorio sono 79 e solo 7, tutti in Messico, si può dire con sicurezza che abbiano avuto un esito letale determinato esclusivamente dalla nuova influenza». Anche la suina era stata una bufala, un’incredibile esagerazione. Come la mucca pazza, che di catastrofico ha avuto solo i costi: due miliardi di euro di perdite secche, solo in Italia, perché la gente per settimane e settimane non ha comprato più carne di manzo. E ora ecco i telefonini, micidiali cancerogeni, spiega l’Oms. Perché mutano il nostro Dna? Perché surriscaldano le cellule?  Vallo a capire. Dice l’Oms: «studi epidemiologici effettuati sugli essere umani» dimostrano gli effetti cancerogeni. Vuol dire più o meno che la scienza che studia la diffusione delle malattie dice che i cellulari sono cancerogeni. Molto scientifico, come tanti studi che dicono che i telefonini sono innocui e tanti altri che dicono che sono pericolosi. E anche alcuni che dicono che sono così così. E noi, in attesa di una risposta definitiva, continuiamo a fare gli scongiuri. Con una sola mano, però. Con l’altra reggete il telefonino. Oppure, se avete qualche timore, utilizzate la mano libera per spegnere per qualche ora il cellulare, soprattutto se non serve. Non si sa mai: l’Oms potrebbe aver detto anche una cosa abbastanza vera. Epidemiologicamente e statisticamente parlando, a volte capita anche questo. Anche all’Oms. di Mattias Mainiero