E Letizia svela la giunta: Castelli sarà vice-sindaco
All'ultimo sospiro della campagna elettorale, prima del ballottaggio di domenica e lunedì, nell'ultimo giorno e prima che cali il silenzio sulle dichiarazioni dei politici, Letizia Moratti svela le ultime carte e fa i nomi della sua giunta. Il vicesindaco (e assessore alla Mobilità) sarà il leghista Roberto Castelli: viene cambiata così l'impostazione iniziale, che prevedeva come vicesindaco il capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino, Matteo Salvini. Un ruolo importante lo avrà anche l’ex sindaco del capoluogo lombardo Gabriele Albertini: "Ho già parlato con lui ed ha accettato - ha sottolineato la Moratti -, sto pensando ad un ruolo di rilievo al mio fianco". Nella conferenza stampa finale, a tirare la volata a Letizia, c'era anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha annunciato importanti novità fiscali per attrarre investimenti in quello che deve rimanere il "primo polo finanziario italiano". Poi il ministro ha ricordato come "se arrivano quelli là, se ne va l'Expo" e in compenso "arriverà una pioggia di addizionali". LA SQUADRA - La Moratti, nel corso della conferenza stampa, ha spiegato: "Noi vogliamo una City, loro i centri sociali". Il riferimento è alla squadra che verrebbe selezionata da Giuliano Pisapia nel caso venisse eletto. E nella "City" della Moratti, assessore alle Periferie sarà Maurizio Lupi, al Bilancio Luigi Casero e alla Cutlura Paolo Del Debbio. Nella giunta non compaiono i nomi di Riccardo De Corato e quello di Matteo Salvini. Su questo punto la Moratti ha replicato spiegando che ci sono ancora cinque assessorati da assegnare, e che andranno a chi raccoglierà consenso alle urne e anche in base alle qualità del lavoro svolto negli anni. Tra gli altri nomi fatti dalla candidata del Pdl, ci sono quelli di Evelina Flacchi (assessore alla Salute), di Giovanna Maveglia (ai Servizi ai Cittadini, alle Imprese e alla Semplificazione) e quello di Daniela Mainini, (alle Attività Produttive). "CASTELLI? PROFILO ALTISSIMO" - "Credo sia molto importante - ha spiegato la Moratti- per gli elettori sapere qual è la squadra con la quale si intende amministrare la città". E il sindaco invita Pisapia a fare la stessa cosa. "Credo sia estremamente opportuno - ha precisato - che anche Pisapia presenti la squadra con la quale intende amministrare la città, per dare agli elettori un quadro completo". Sulla scelta di Castelli, la Moratti non si sbilancia su possibili accordi con il Carroccio, ma sottolinea che l’attuale viceministro alle Infrastrutture "ha una competenza specifica nel settore dei trasporti. E’ un ingegnere e corrisponde ad un profilo per me molto importante da ricoprire". Il sindaco ha anche spiegato che per i 'big' della politica nazionale che verranno schierati in Comune in caso di vittoria al ballottaggio, "non c'è alcuna incompatibilità tra il ruolo nazionale e l'impegno per Milano". "Hanno garantito - ha proseguito - il massimo impegno per la città". LA SPINTA DI TREMONTI - Nelle ultime battute della campgna elettorale, la Moratti prende la scia anche del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che sostiene con vigore la candidatura del Pdl: "Noi - ha spiegato il ministro - puntiamo a rifare di Milano la vecchia City, com'era una volta. Milano - ha proseguito Tremonti - ha nel sangue la tradizione finanziaria, ma oggi le banche hanno preferito altre piazze. L'idea che possano tornare mi sembra importante, ma per sviluppare questa idea ci vuole una persona che ci creda e che la veda e che preferisca queste attività a quelle, seppur dignitosissime, dei centri sociali". Tremonti ha poi ricordato come "con Pisapia l'Expo se ne va via". Secondo il ministro "l'Expo è uno straordinario successo internazionale di Moratti, senza di lei non lo avremmo in Italia e a Milano. L'Expo - ha proseguito - sarà l'esempio di come si vivrà nel prossimo millennio, di come si mangerà, si viaggerà, si abiterà". "Con gli altri - ha ribadito Tremonti - c'è il rischio din un abbandono dell'Expo o di una Expo in stile secolo scorso". NOVITA' FISCALI - E proprio con l'obiettivo di rendere Milano sempre più il principale polo finanziario italiano, per attrarre aziende e banche straniere, l'annuncio è arrivato dalla stessa Moratti, "il governo ha messo a punto una norma che consenta loro di operare nel nostro Paese godendo però del regime fiscale più favorevole previsto dai diversi Paesi dell'Unione Europea". Quindi un nuovo intervento di Tremonti, che ha ricordato come "Milano è bene amministrata anche dal punto di vista del bilancio. Non ci sono addizionali". Poi l'avvertimento: "Se arrivano gli altri, ci sarà una pioggia di addizionali. Quando mettete una croce, la mettete anche su un pezzo del vostro stipendio", ha concluso Tremonti.