Strauss-Kahn nel carcere extra-lusso Per casa e guardia paga 20mila dollari
E' iniziata da poche ore la nuova vita newyorkese di Dominique Strauss-Kahn, una vita lussuosa ma sotto stretta sorveglianza. L'ex direttore del Fondo monetario internazionale, accusato dello stupro di una cameriera che sarebbe avvenuto sabato scorso, ha trascorso la sua prima notte agli arresti domiciliari nel suo appartamento di Manhattan affittato per la bisogna in attesa di comparire nuovamente in tribunale. DSK, per uscire dal carcere di Rikers Island, ha dovuto pagare 1 milione di dollari più un deposito di garanzia per altri 5 milioni. In più, ha dovuto consegnare alle autorità tutti i documenti di viaggio, passaporto e lasciapassare Onu compresi. PRIGIONE DORATA - Nel carcere privato dotato di tutti i comfort all'incrocio tra Broadway e Rector Street (a due passi da Ground Zero), il leader socialista francese subirà sorveglianza elettronica e dovrà convivere con una guardia armata e un braccialetto elettronico intorno alla caviglia. Ogni volta che lascerà la residenza, dovrà notificarlo con almeno 6 ore di preavviso. Di svaghi nemmeno l'ombra, visto che le sue uniche mete, a Manhattan, saranno gli incontri con i legali, le visite mediche o le funzioni religiose. I soli autorizzati ad accedere all'appartamento saranno avvocati, giudici e familiari, tutti rigorosamente perquisiti prima di varcare la soglia di casa. il carcere di Rikers Island ed ora dovrà scontare gli arresti domiciliari nell'appartamento newyorchese sotto stretta sorveglianza, senza potersi allontanare, se non per cause di forza maggiore o per altre necessità concesse dal giudice (come partecipare alle funzioni religiose, ndr). Successivamente l'ex direttore del Fmi, lascerà l'edificio e sarà spostato in un altro immobile, che gli sarà assegnato come residenza durante il processo. Tutte le spese, dall'affitto agli stipendi degli agenti di custodia, saranno a carico di Strauss-Kahn: si ipotizza un costo di circa 20mila euro a notte. LA SUCCESSIONE ALL'FMI - Intanto il Fondo monetario internazionale si sta attivando per la successione al vertice. E l'erede di Strauss-Kahn potrebbe trovarsi tra gli economisti dei Paesi che fanno parte dell'Asean (l'Associazione delle Nazioni dell'Asia Sud-Orientale). Ne è convinto il ministro delle Finanza thailandese Korn Chatikavanij, che ha espresso il suo sostegno a un candidato asiatico. Korn ha sottolineato come finora i l'Fmi e la Banca mondiale siano state dominate da europei e americani anche se le economie di molti Paesi in via di sviluppo, soprattutto dei Paesi che fanno parte dell'Asean, si stanno espandendo in modo significativo.