Mentana se ne va

Dario Mazzocchi

Enrico Mentana lascia Matrix e l’approfondimento giornalistico di Canale 5 e l’intera redazione del telegiornale da lui fondato decide di proclamare lo stato di agitazione per martedì 17 febbraio. E’ la prima conclusione della vicenda che riguarda il conduttore di Matrix, che ieri ha espresso il proprio disappunto perché i vertici di Mediaset non hanno sospeso la puntata del Grande Fratello per concedere spazio alla sua trasmissione sulla morte di Eluana Englaro. Dopo la riunione durata un’ora e mezza, il comitato di redazione del TG5 ha diramato un comunicato annunciando per il prossimo martedì lo sciopero dei giornalisti per esprimere “solidarietà ai colleghi della redazione tutta di Matrix”. Con l’auspicio che l’azienda riesca a riallacciare i rapporti con Enrico Mentana, “volto storico e fondatore dell’informazione di Canale 5”, perché c’è il rischio che l’informazione a Mediaset “diventi sempre più marginale”. Le reazioni I commenti del mondo politico nel frattempo si rincorrono e, almeno in questa occasione, le reti di Silvio Berlusconi diventano campione di indipendenza e oggettività, stando alle dichiarazioni che giungono dal centrosinistra. Una metamorfosi mediatica. Il ministro ombra delle Comunicazione Giovanna Melandri (Pd) ha espresso la sua “convinta solidarietà” a Mentana “per aver dimostrare, ancora una volta, la sua alta professionalità”, mentre la tv generalista “si impoverisce ulteriormente”: “Speriamo che dietro a questa vicenda non si nasconda l'ulteriore tentativo di colorire il servizio televisivo di un pensiero unico acritico”. Non è meno polemico l’ex titolare del dicastero delle Comunicazione, Paolo Gentiloni: “Se Mediaset ha deciso di sbattere la porta in faccia a Mentana, vuol dire che siamo a una svolta nella tv commerciale di Berlusconi – attacca l’esponente del Partito democratico -.  L’impressione è che l'azienda voglia liberarsi del suo giornalista di punta che in questi anni ha assicurato a Canale 5 l'immagine di una tv commerciale che vuole fare concorrenza alla Rai anche sull'informazione di attualità”. La solidarietà arriva anche dai famosi colleghi giornalisti. Primo fra tutti Gad Lerner non andrà ospite al programma di Piero Chiambretti, in onda da qualche settimana su Italia 1 e che staserà affronterà il tema caldissimo: “È falso, non intendo né scherzare né fare da foglia di fico a Mediaset in questa sgradevole vicenda”, ha fatto sapere tramite il sito www.gadlerner.it. “Quando mi ha telefonato la redazione di Chiambretti, infatti, ho detto subito di no. Trovo dunque scorretto che abbiano messo in giro il mio nome annunciando una presenza che sapevano benissimo non ci sarebbe stata”. Commenta sarcastico Giovanni Minoli, giornalista di lungo corso e attuale direttore di Rai Educational: “Capisco e apprezzo la reazione (di Mentana, ndr) ma credo che anche lui sappia qual è l'ambito della sua direzione editoriale. Il suo istinto da giornalista a Mediaset è contingentato e non può essere primario in una tv che si basa sulla logica del profitto”.