Melania, pm in crisi: "E' un rompicapo". Giallo su squilli
"Al momento non ci sono novità nelle indagini". Parola di Alessandro Patrizio, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno. Eppure, le indagini continuano senza sosta e nessuna pista viene tralasciata. Spunta il mistero sulla batteria del cellulare, mentre viene smentito il ritrovamento del prezioso della donna. "L'anello fu trovato nel bosco e repertato già il 20 aprile scorso, e non ieri (giovedì, ndr) o di recente" ha chiarito il colonnello. Ma al di là dell'oggetto ritrovato, non ci sono novità sul caso che si appresta a divenire un vero e proprio giallo. Tant'è che la procura lo ha definito "un rompicapo". Intanto, conclusa la seconda autopsia, il corpo di Melania è stato restituito ai familiari per i funerali. IL CELLULARE - Agli elementi sull'inchiesta per l’omicidio di Melania si aggiunge quello del suo cellulare aveva ha squillato fino alle 19.00 circa del giorno della scomparsa. Poi, il cellulare risultava spento o isolato fino alla mattina del 20 aprile (giorno in cui è stato ritrovato il cadavere), quando avrebbe ripreso a squillare. Il punto è che la batteria del cellulare, in quasi due giorni, avrebbe dovuto scaricarsi e, invece, ciò non è avvenuto se la mattina del mercoledì era di nuovo attiva. L’ipotesi, quindi, è che il cellulare possa essere stato spento e poi riacceso. NUOVA AUTOPSIA - Si è conclusa - nell'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo - la seconda autopsia del professor Adriano Tagliabracci sul cadavere di Melania. L'esame deve stabilire l’arco temporale durante il quale è stata commesso l’omicidio, valutando anche il periodo o la data in cui alcune coltellate sarebbe state inferte post mortem sul cadavere della 29enne, proprio con l’intenzione di depistare le indagini, confondere la scena del crimine e inquinare la ricostruzione dei fatti. FUNERALI - Dopo l'autopsia, la magistratura ha restituito ai familiari il corpo di Melania. Si svolgeranno probabilmente all’inizio della prossima settimana, a Somma Vesuviana, i suoi funerali. NESSUN INDAGATO - Al momento, non c'è ancora nessun indagato. Esce indenne da oltre 20 ore di interrogatori -distribuiti su tre incontri - Salvatore Parolisi, il marito di Melania. Sotto il torchio degli inquirenti, il caporalmaggiore ha ricostruito quel 18 aprile più e più volte, ma rimangono i punti oscuri. La sua posizione però non è cambiata: l'uomo resta parte offesa nel procedimento per l'omicidio della moglie e non è indagato. A Parolisi sono state chieste precisazioni su quanto da lui dichiarato in precedenza. L'uomo è stato torchiato per sette ore e ha lasciato la caserma senza parlare con i giornalisti che lo attendevano all'esterno. Anche i genitori di Melania hanno raccontato agli inquirenti dettagli relativi ai giorni precedenti e successivi a quelli dell'uccisione di Melania. Ascoltate anche la sua amica Imma e altri parenti.