Beppino: lasciatemi solo
Eluana Englaro è morta questa sera alle 20:10 mentre al Senato veniva discusso il disegno di legge del governo. La notizia che ha colto tutti di sorpresa è stata comunicata in aula dal deputato democratico Villari: i lavori sono stati sospesi e l'aula ha osservato un minuto di silenzio. Il primo a parlare è stato uno dei protagonisti della vicenda, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi: "Il suo sacrificio non sia invano", ha dichiarato prima di invitare il Parlamento a proseguire la discussione del provvedimento governativo. È stato l'anestesista Amato De Monte a telefonare a Beppino Englaro per comunicare la notizia del decesso della figlia Eluana. Lo si è appreso a Udine in ambienti della casa di riposo La Quiete dove Eluana è stata ricoverata martedì scorso. "Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo", sono state le sue parole mentre le campane di Udine hanno cominciato a suonare a morto. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha appreso "con profondo dolore la notizia della morte di Eluana Englaro. A ruota è arrivato il commento del capo dello Stato, Giorgio Napolitano: "Dinanzi all’epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana". La bagarre al Senato Diverse le reazioni alla notizia del decesso. Gaetano Quagliariello del Pdl ha affermato che "Eluana non è morta, ma è stata uccisa", mentre Volonté dell'Udc ha avanzato il sospetto che da parte dei medici la situazione della paziente non sia stata mai chiarita nelle ultime ore per impedire al Parlamento di lavorare. Insulti, grida e rissa sfiorata al Senato. Appena giunta la notizia della morte della ragazza dai banchi del centrodestra si è levato un coro, "Assassini", rivolto verso i banchi del centrosinistra. A surriscaldare gli animi è intervenuto il vicepresidente dei senatori del Pdl Gaetano Quagliariello. Fischi si sono levati fra i banchi dell’opposizione. Poi l’intervento di Anna Finocchiaro. Il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, ha inveito contro la capogruppo del Pd subito bloccato da un collega di governo. Al termine dell’intervento molti senatori si sono 'fronteggiatì di fronte ai banchi della presidenza sfiorando la rissa. Sono volati spintoni e solo l’intervento di almeno un quindicina di commessi ha evitato che i due gruppi si fronteggiassero direttamente. La capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro, ha denunciato "l'ennesimo sciacallaggio politico" del Pdl su Eluana Englaro prendendo la parola subito dopo l’annuncio, nell’aula di Palazzo Madama, del suo decesso. "Come padri e come madri piangiamo Eluana", ha detto Finocchiaro. "Viene compiuto su Eluana l’ennesimo atto di sciacallaggio politico", ha proseguito Finocchiaro rivolgendosi al Quagliariello. "Ministro Sacconi - ha proseguito - ho apprezzato le sue parole, ma non posso apprezzare le parole del senatore Quagliariello. La straordinaria, bieca e volgare strumentalità con la quale il centrodestra, e il presidente Berlusconi in primo luogo, ha affrontato la vicenda, ricade nel momento più triste". Anche l’aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio appresa la notizia della morte di Eluana Englaro. "Quali siano state le posizioni di ciascuno di noi credo che Eluana sia vicina al cuore di tutti ed è giusto commemorarla", ha detto il presidente di turno dell’Assemblea Rocco Buttiglione. Il Vaticano: è momento di pregare "Di fronte alla morte il credente si raccoglie in preghiera e affida a Dio l’anima di Eluana. Una persona a cui abbiamo voluto bene e che negli ultimi mesi è diventata parte della nostra vita. Ora che Eluana è nella pace, ci auguriamo che la sua vicenda, dopo tante discussioni, sia motivo per tutti di riflessione pacata e di ricerca responsabile delle vie migliori per accompagnare nel dovuto rispetto del diritto alla vita". Lo scrive, in una nota per la Radio Vaticana, padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. "Quello che ci resta ora è raccomandare al Signore Eluana Englaro, affinché il Signore le apra le porte del cielo, a lei che ha sofferto tanto in terra". Lo afferma il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la Salute, una sorta di ministro della salute vaticano, alla notizia della morte di Eluana Englaro. "Il Signore le apra le sue braccia, e le porte del Paradiso - prosegue il porporato - e affidiamo alla misericordia di Dio chi ha fatto questa scelta. In questo momento - conclude Barragan - dobbiamo avere uno spirito di perdono e riconciliazione, non avviare polemiche, e continuare a promuovere il rispetto assoluto alla vita". La procura di Udine acquisice le cartelle cliniche Il procuratore di Udine, Antonio Biancardi, ha acquisito le cartelle cliniche e il certificato di morte di Eluana Englaro e domani mattina "con il medico legale, dottor Carlo Moreschi, e un consulente che ho nominato - ha reso noto - deciderò se è il caso o meno di procedere all’autopsia".