Famiglia Cristiana: con la Lega
Ormai è quasi un rituale: ancora una volta Famiglia Cristiana attacca il governo in materia di immigrazione e accoglienza, sulla scia del voto parlamentare sulla sicurezza. Nell’editoriale del prossimo numero della rivista paolina si legge che “il soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba è stato sdoganato” dalla Lega nord e, infatti, quello stesso soffio ringhioso è quello che “si spira nelle osterie padane”. Il settimanale coglie l’occasione per attaccare da una parte il partito di Bossi e, dall’altra, i cattolici della maggioranza dai quali non si è levata alcuna indignazione, “nessun sussulto di dignità in nome del Vangelo”, colpevoli quindi di “omissione” di continuare a “ingoiare rospi padani, ignari della dottrina sociale della Chiesa”. Poi la predica nei confronti di Maroni, la cui cattiveria “è diventata politica di governo”: “Il ricatto della Lega, di cui sono succubi maggioranza e presidente del Consiglio, mettere a rischio lo Stato di diritto. La fantasia del ‘cattivismo’ padano fa strame dei diritti di uomini, donne e bambini”. Una tirata di orecchie alla luce delle parole di Beppe Pisanu: “E dire che Beppe Pisanu, ex ministro dell’Interno con la schiena dritta, aveva messo in guardia circa quella brama di menare le mani, già colpevole attorno ai tavoli del bar”. Infine la tetra conclusione: “La Lega, invece, esulta. Finalmente il bastone padano, evocato da Borghezio nel 1999, oggi è strumento d’ordine autorizzato dal Parlamento”.