Eluana, la legge in Aula Veltroni: io dirò no
Ognuno farà come vuole. I gruppi parlamentari del Pd, sul disegno di legge per Eluana in discussione domani, saranno liberi di decidere. Lo ha detto a l'Unità il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni. Lui, però, dirà sicuramente di no. «Io voterò no con assoluta convinzione e dopo una lunga meditazione perchè su una materia del genere né lo Stato né la politica possono intervenire. È un disegno di legge su un caso e non su una legge che è in discussione alle camere, un caso in cui lo Stato interferisce senza riconoscere che i genitori sanno veramente cosa è giusto fare». Per il leader del Pd «c'è il tentativo di introdurre lo Stato fin dentro una decisione che dovrebbe essere lasciata ai genitori e alle sentenze della magistratura». Veltroni critica «la strumentalizzazione politica di questo dramma, utilizzando persino parole da parte del presidente del Consiglio sui familiari, sul ciclo mestruale e sul risveglio, inimmaginabili per un politico, cose dette senza conoscere direttamente la vicenda e con un cinismo preoccupante». Quanto alle opinioni diverse interne al Pd, Veltroni afferma: "Bisogna abituarsi al fatto che nei grandi partiti esistano posizioni diverse sulle questioni etiche. Materie nelle quali non può scattare la disciplina di partito. Nel Pd, conclude, siamo però tutti d'accordo nel respingere la manovra di Berlusconi, nel manifestare a favore della Costituzione, nell'affermare la priorità del rispetto delle leggi. Gravissimo, tra l'altro, che si faccia un provvedimento a fronte di una sentenza passata in giudicato". E anche il Pdl si prepara a scendere in piazza per il caso Englaro. Il Popolo della libertà sta pensando di fare una manifestazione «per la vita, per la libertà e per Eluana» domani pomeriggio al Pantheon. Tra i promotori, la rivista Tempi e il quotidiano L'Occidentale. L'appuntamento è alle 18. Intanto Roberto Formigoni scende in campo con una raccolta firme da presentare a Napolitano. «Alle 10 di questa mattina abbiamo raccolto 90mila firme e conto di presentare nei prossimi giorni al presidente della Repubblica Napolitano 300mila firme per cercare di evitare che Eluana sia l'unica persona mandata a morte in Italia in assenza di una sua conclamata volontà». «Ho visto con piacere la mobilitazione che c'è stata intorno all'appello lanciato sabato con alcune personalità cattoliche e laiche -ha proseguito Formigoni- appello rivolto al presidente Napolitano perchè di concerto con il governo voglia rivedere la sospensione dell'alimentazione e della idratazione che sta portando Eluana alla morte, in attesa che il Parlamento si possa esprimere».