Strage Marrakech, 3 arresti: "Contatti con al Qaeda"

Federica Lazzarini

Tre marocchini sono stati arrestati per la strage di Marrakech. Il 28 aprile un commando terrorista aveva fatto esplodere 4 bombole del gas al caffè Argana, provocando la morte di 16 persone, nella maggior parte turisti europei. Gli arresti, di cui si è appreso in tarda serata, sono avvenuti nel pomeriggio nella città di Safi, circa 350 km a sud di Casablanca. SPETTRO AL-QAEDA - Uno dei tre arrestati avrebbe avuto legami con al-Qaeda e sarebbe stato la mente del gruppo. In un comunicato stampa diramato dal ministero dell'Interno marocchino, l'uomo è stato descritto come "impregnato di ideologia jihadista" e indicato come autore materiale dei "due ordigni esplosivi telecomandati inviati a Marrakech". RECLUTAVANO TRUPPE JIHADISTE - I presunti terroristi avevano tutti dei "precedenti" ed erano noti come reclutatori di jihadisti ai tempi della guerra i Iraq. Secondo gli inquirenti, la scelta di compiere un attentato al caffè Argana, nella centrale e famosa piazza Jemaa el Fna sarebbe stata dovuta alla presenza tanto di turisti, quanto di marocchini, che avrebbe reso più semplice l'infiltrarsi dei terrosrti e micidiale l'esplosione. I tre, di cui non è stata finora rivelata l'identità, saranno tradotti davanti alla giustizia quando saranno concluse le indagini. Ieri il ministro degli esteri francese, Alain Juppè, aveva dichiarato che almeno due sospetti erano stati identificati.