Premier: "Giustizia italiana uccide nostra economia"

Andrea Tempestini

"La giustizia civile e la giustizia penale sono due punti molto negativi, che tutti giudicano con molta paura" prima di decidere di investire capitale in Italia". Silvio Berlusconi coglie l'occasione della conferenza stampa di presentazione del dl sviluppo, varato nel Consiglio dei Ministri dove è stato deciso anche il 'rimpastino' di governo, per spingere sulla necessità di riformare il sistema giustizia italiano, che grava, con la sua burocrazia e le sue lungaggini, sulla crescita economica del Paese. La conferenza è anche l'occasione per accelerare, nuovamente, sull'emergenza rifiuti a Napoli: "Abbiamo chiesto ancora una volta l'intervento dei militari". Poi l'appello a Confindustria: "Faccia qualcosa per noi. Invece di aspettare solo che sia il governo a fare qualcosa per loro, sarebbe ora che fossero loro a fare qualcosa per noi". NAPOLI: "COLPA DELLA SINISTRA" - "Metteremo in campo 170 uomini per far ritornare Napoli ad essere una città civile - ha spiegato il premier -. Spero sia l'ultima volta, con le elezioni ci sarà una nuova amministrazione". Quella attuale, sottolinea il Cav, non ha nemmeno fatto "la gara d'appalto per i due termovalorizzatori, non si può addebitare alcuna distrazione al governo. Vi ricordo gli striscioni con 'Silvio santo subito'...", ammicca Berlusconi. "Serve la soluzione finale del problema" e "ringrazio i militari che tutte le volte ci tolgono dai guai", chiude Berlusconi la parentesi su Napoli. RIFORMA DEL FISCO - "Noi ci apprestiamo a presentare prestissimo la riforma dell'architettura dello Stato, che è urgente come quella della giustizia - ha proseguito Berlusconi -. Il nostro intendimento è di realizzare anche la riforma tributaria entro fine legislatura. Si tratta di un gran lavoro perché c'è un ginepraio di leggi inestricabile anche per professionisti della materia, preoccupati quando devono dare suggerimenti alle grandi imprese". "MIRACOLI DI TREMONTI" - Berlusconi è tornato anche a parlare dei possibili candidati alla successione. Dopo aver ricordato di aver citato, qualche settimana fa, Angelino Alfano, ha spiegato sulla 'candidatura' di Tremonti: "Ho messo in primis il ministro dell'Economia perché è una persona stimata in Italia e all'estero, perché ha tenuto i conti in ordine, perché è riuscito nella missione impossibile" il premier spiega: "Abbiamo compiuto il miracolo", quello "di uscire dalla crisi con la tenuta dei conti pubblici. Stiamo uscendo meglio di altri fuori dalla crisi", e Tremonti ne è stato il regista. Al 'superministro', il presidente del Consiglio attribuisce anche il merito dell'operazione che ha portato al varo del dl sviluppo, che comunque "appartiene a tutti i ministri". Quindi il ringraziamento al titolare del dicastero dell'Economia, "che si è dovuto calare nel ruolo del cattivo e che deve dire no a tutti i suoi colleghi. Un ruolo non facile, e lo ringrazio per questo". TREMONTI: "VANTAGGI A SUD E BANCA MEZZOGIORNO" - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, presentando il dl sviluppo ha confermato che arriverà il credito di imposta per chi assume nel Mezzogiorno. "Pensiamo di poter avere la fiscalità di vantaggio: è l'unico modo di spendere i soldi europei. Nel 2011 rischiamo di perdere 5 miliardi. Il tasso di utilizzo dei fondi è scandalosamente basso. E se non spendiamo i fondi, questi tornano a Bruxelle". Tremonti ha poi annunciato che la Banca d'Italia ha auotrizzato la Banca per il Mezzogiorno. "Da oggi inizia un percorso operativo per una strutturare le banche popolari ed i crediti cooperativi. Si tratta di oltre 7mila sportelli, è una cosa molto importante perché nasce un gigante. Abbiamo apprezzato - ha concluso Tremonti - il lavoro della Banca d'Italia che ha autorizzato la Banca del Mezzogiorno".