Champions, Mou perde la testa. Barça vince, lui accusa l'Unicef
Mourinho esce dal Santiago Bernabeu con troppe domande e una sola risposta: il Barcellona è più forte del suo Real Madrid, e in 11 contro 10 non ci può essere partita. Nell'andata delle semifinali di Champions League i catalani vincono in trasferta 2-0 grazie alla doppietta di un Messi da mozzare il fiato. Pulce perfetta come Pep Guardiola: il tecnico blaugrana prepara una partita di possesso palla senza però correre rischi. E dopo l'espulsione (fiscale e affrettata) del madridista Pepe (gamba tesa su Busquets al 16' della ripresa) il dominio è totale. In quel minuto, il 16', gira il match e probabilmente la doppia sfida europea. Perché Mourinho sbrocca, applaude polemicamente l'arbitro tedesco Stark e si fa cacciar fuori. Il meglio, però, arriverà nelle interviste dopo il 90', quando lo Special, di fronte al crollo del suo piano (catenaccio, catenaccio, catenaccio, contropiede - e magari gol di Ronaldo - e ancora catenaccio) perde le staffe: troppo potere, quello del Barcellona. Contro Messi&Co nessuno può vincere. Sarà "colpa dell'Unicef?", si domanda Mou. Segno che anche la strategia della tensione scientificamente studiata dal tecnico portoghese dopo un po' mostra la corda. ALTA TENSIONE - Mou sbaglia tanto nell'impostazione tattica, con una squadra senza centravanti per 45' e con il legnoso Pepe in affanno tra Xavi e Busquets. Aggiusta qualcosa nel secondo tempo, e infatti il Real inizia anche a mettere il naso fuori dalla propria metà campo. Poi il patrac-Pepe e fine dei giochi. "Questo calcio mi fa un po' schifo", sbotta Josè in conferenza stampa. E via con le semifinali a suo dire condizionate da errori arbitrali favore del Barça: "Perché nel 2009 il Chelsea? Perché nel 2010 l'Inter?. Perché oggi il Real? Non so se è il potere dell'Unicef (sponsor del Barcellona, ndr) o qualcos'altro, ma non avremmo dovuto perdere. Complimenti per tutto ciò che è stato fatto. Complimenti per il loro potere". Mourinho vorrebbe parlare, ma se lo facesse, dice, "per me sarebbe finita". Stark sotto accusa, dunque, come "De Bleeckere, Busacca e Ovrebo", che diressero rispettivamente Barça-Inter 2010 (espulso il nerazzurro Thiago Motta), Barça-Arsenal (ritorno ottavi di quest'anno, espulso il gunner Van Persie) e Chelsea-Barça 2009 (4 rigori negati ai Blues). "L'anno scorso - aggiunge Mourinho a proposito del passaggio del turno dell'Inter - abbiamo fatto un miracolo con dieci giocatori e quest'anno non ci siamo riusciti". Tutto finito, dunque, perché lo Special gufa: "Il Barcellona è già qualificato. Se per caso facciamo gol (al ritorno al Camp Nou, ndr) abbiamo un'altra possibilità, ma poi ci ammazzano un'altra volta. Perché non ci lasciano giocare. Perchè? Perchè? non lo capisco". GUARDIOLA: "NON RISPONDO" - Mourinho parla di "scandalo del Bernabeu" e ammonisce il collega Guardiola: "E' un allenatore fantastico, ma ha vinto una Champions League (nel 2009) che io mi sarei vergognato di vincere, con lo scandalo di Stamford Bridge (contro il Chelsea allenato da Guus Hiddink, ndr). E se vince quest'anno sarà con lo scandalo del Bernabeu. Spero che un giorno vinca una Champions vera, senza scandali". Pep risponde "Nada" alle provocazioni di Josè: "Non ho idea di cosa abbia detto Mourinho". Un'idea se l'è fatta però il Barcellona, che sta pensando di denunciare alla Commissione disciplinare della Uefa il tecnico del Real. Le parole, a volte, pesano più di un gol. Le pagelle di Libero di Francesco Perugini Real Madrid (4-3-3) Casillas 6: risponde senza troppi affanni alle occasioni blaugrana. Ramos 6.5: neutralizza Pedro con stile, ma deve stendere Messi con le cattive. Salterà il ritorno. Arbeloa 6: il jolly difensivo di Mourinho stavolta deve sostituire Carvalho. E lo fa senza sfigurare troppo. Albiol 5.5: con una piccola sbavatura apre la porta a Xavi, ma poi non sbaglia niente. Marcelo 5.5: sofferente negli uno-contro-uno con Villa. Diarra 5: Mourinho l’ha bocciato da tempo, ma è costretto dall’emergenza a farlo giocare. E il centrocampista fa rimpiangere anche il peggior Khedira. Alonso 6: non è che abbia molto da giostrare, ma almeno è l’unico a cercare sempre Ronaldo. Pepe 5: ancora a centrocampo, prende fiducia e tenta anche qualche incursione in avanti. Per la troppa foga si guadagna il rosso con un’entrata ingenua su Alves. Ozil 4.5: fuori posizione e fuori condizione (dal 1’ st Adebayor 6: un po’ di peso in area). Ronaldo 6: passa 45’ a lamentarsi con i compagni che non lo servono e pressano poco, poi inizia a crearsi occasioni tutto da solo. Di Maria 6.5: ci mette mezzora a carburare, ma in pochi minuti fa ammonire Dani Alves. Mourinho 5: imbriglia di nuovo il Barcellona, ma per la quinta volta consecutiva le sue squadre finiscono in 10 contro i catalani. Lui si fa cacciare e dà la colpa all’arbitro e all’Unicef... L’Unicef? Barcellona (4-3-3) Valdes 6: risponde in qualche modo alla bordata di Ronaldo. Brutto da vedere, ma efficace. Dani Alves 5: assente oltre la metà campo, fa una brutta figura appena Di Maria decide di impegnarsi. Piqué 6.5: solito figurone per il centrale blaugrana, facilitato dai pochi palloni serviti a Ronaldo. Mascherano 6: finché resta concentrato, sembra che faccia il centrale da tutta la vita. Puyol 6.5: leader necessario al Barça, anche se acciaccato. Pressa, spinge e dà grinta ai compagni. Con lui e Piquè in campo, Guardiola non ha mai perso quest’anno. Busquets 6: qualità e quantità, dà una mano ai compagni sotto pressione. Xavi 6.5: il cervello della macchina perfetta è anche l’autore del tiro più pericoloso della prima frazione. Keita 5.5: sostituire Iniesta non è facile. Farlo con tanto nervosismo addosso ancora meno. Deludente. Pedro 5.5: non trova spazio sulla fascia, ben stoppato da Ramos. (dal 26’ st Afellay 7: entra ed è subito decisivo). Messi 8: in difficoltà quando si infogna nella mediana blanca, letale sotto-porta. Il secondo gol è un capolavoro alla Maradona. Impressionante. E fanno 52 gol stagionali. Villa 6.5: due occasioni, guadagnate con la netta superiorità nella sfida con Marcelo (dal 45’ st Sergio Roberto sv: esordio ufficiale per un altro prodotto della Cantera). Guardiola 6.5: per battere Josè, si impegna nello scontro mediatico e pure nello show in panchina. Questa volta lo Special è lui.