Mourinho novello Einstein: Battere il Barca? "La volontà è tutto..."

Andrea Tempestini

Mourinho stupisce tutti e cita il più grande fisico di tutti i tempi. "C'è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volonta. Non sono parole mie - sottolinea il tecnico del Real Madrid alla vigilia della super-semifinale di Champions contro il Barcellona - ma di un certo Albert. Non era uno stupido questo Albert Einstein, con la volontà si può fare tutto". Il messaggio, portato al calcio, è semplice: applicando i concetti del padre della teoria della relativià, ogni risultato è possibile. Soprattutto è possibile sconfiggere gli arcirivali guidati da Pep Guardiola in una delle partite più attese degli ultimi anni (e per Mourinho, 'l'antipasto' in finale di Coppa del Re, è stato tutt'altro che indigesto: i 'Blancos' hanno archiviato un'importantissima vittoria nella finalissima). "NON SIAMO I FAVORITI..." - Secondo il tecnico del Real la sua squadra non è la favorita, come ha affermato Guardiola. "Real favorito? Per me non è importante sapere se siamo o meno favoriti, anche se per me non lo siamo. E’ una semifinale di Champions tra due squadre che si conoscono molto bene - ha continuato -. Il Barcellona è una grandissima squadra, ma non  saprei dire se è la più grande di sempre", ha aggiunto lo Special One parlando dei catalani. Riferendosi alla sua squadra ha poi aggiunto: "Non so come stanno loro, noi stiamo come prima. Il nostro morale non è cambiato rispetto alla finale di Coppa del Re. Le varie competizioni sono indipendenti l'una dall’altra e le partite sono tutte diverse. Noi abbiamo trovato questo tipo di equilibrio, la squadra è tranquilla e bisogna giocare al massimo. E’ stato bello vincere un trofeo importante, ma dal giorno  dopo la finale era tutto normale. Siamo assolutamente tranquilli".    "SONO QUELLO CHE NE HA PRESI 5" - Mourinho, poi, ha dato anche sfoggio di umiltà. "Io sono lo stesso allenatore che ha perso 5-0 a Barcellona - ha voluto ricordare -, non ho pozioni magiche per vincere, lavoro seriamente e intensamente. Non accetto di essere visto come un mago. Abbiamo giocato un’ottima partita al Bernabeu e a Valencia (l'ultimo turno nella Liga, ndr) ma dall’altra parte c'è una squadra strepitosa con un grandissimo allenatore", aggiunge Josè riservando un'insolita carezza a Guardiola. "Sono un motivatore normale. Quando sono motivato è più facile  motivare gli altri", ha proseguito il portoghese. "Io penso che siamo tutti e due speranzosi, lo scorso anno l’idea di una finale a Madrid ha   ossessionato il Barca, ma lo stesso sarebbe successo al Real se la finale fosse stata a Barcellona. Ora è diverso, si tratta di uno stadio importante ma non è la stessa cosa, anche se Wembley è uno stadio importantissimo. Abbiamo grandi speranze, siamo molto emozionati, non c'è ossessione ma la speranza di voler arrivare in fondo", ha concluso Mourinho.