"La Sacra corona è in ginocchio": manette per il boss

Andrea Tempestini

Durissimo colpo alla Sacra corona unita: Francesco Campana, 38 anni, considerato il capo dell'organizzazione criminale che ha il suo centro in Puglia, è finito in manette sabato mattina. La polizia lo ha arrestato in un'abitazione di Oria, in provincia di Brindisi. Il boss della mafia brindisina deve scontare una condanna esecutiva a nove anni per associazione mafiosa. Nella Sacra corona unita aveva raccolto l'eredità di due capi storici, Giuseppe Rogoli e Salvatore Buccarella. DUE ANNI DI INDAGINI - Secondo quanto si è appreso, a individuare il cove in cui dormiva Campana sono stati gli agenti della Squadra mobile della questura. Le indagini che hanno portato alla cattura del boss erano cominciate da due anni: è stato accertato che Campana non si era mai allontanato dalla zona di influenza della Sacra corona unita. Il boss, per evitare di essere catturato, si spostava in continuazioen: più volte polizia e carabinieri sarebbero stati a un passo dall'acciuffarlo. SODDISFAZIONE DI MANTOVANO - Il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, ha espresso la sua soddisfazione per la cattura. "L'arresto a Oria del latitante Francesco Campana, condannato per associazione mafiosa, è l’ulteriore conferma della presenza dello Stato in un territorio difficile", ha spiegato. "Nonostante il recente massiccio impiego di personale delle forze dell’ordine proprio in quell'area, impegnate per attenuare il disagio della popolazione, e per garantire la sicurezza a causa della tendopoli di Manduria, sono proseguite le altre attività, apparentemente ordinarie, tese a ripulire il territorio dai soggetti più pericolosi. Di tanta dedizione e generosità va reso merito alla Polizia di Stato, e in particolare alla Squadra mobile della Questura di Brindisi e al personale di altre province che con essa ha operato". "COLPO DEFINITIVO" - Per il questore di Brindisi, Vincenzo Carella, l'arresto di Campana "è il colpo definitivo alla Sacra Corona Unita". La cattura del capo dell'organizzazione "rappresenta il coronamento di lunghe e complesse indagini dopo i 118 arresti dello scorso dicembre". Campana, aggiunge Carella, "durante la latitanza ha continuato a reggere le fila dell'organizzazione attiva nelle zone di Brindisi e Mesagne in tante attività criminali, a partire dalle estorsioni e gravi intimidazioni. Investigatori e Dda di Lecce - ha concluso il questore - continuano a indagare per scoprire appoggi e connivenze che hanno tra l'altro favorito la sua latitanza".