Ascoli: su Carmela 35 coltellate, anche dopo morte

Federica Lazzarini

Melania è stata accoltellata 35 volte, anche dopo il decesso, che non è avvenuto a Ripe di Civitella. Con sé aveva due sim card, una addosso e una nel cellulare, che è stato spento dopo l'aggressione. Sono le novità che filtrano dalle indagini sull'omicidio della 29enne Carmela 'Melania' Rea, scomparsa lunedì pomeriggio da Colle San Marco ad Ascoli Piceno e ritrovata mercoledì a Ripe di Civitella, nel Teramano.  La seconda tessera sim è stata rinvenuta fra gli indumenti della donna. Il cellulare aveva ormai la batteria scarica, ma la nuova card, di cui il marito non era a conoscenza, potrebbe fornire elementi utili per ricostruire gli spostamenti della donna. Altro indizio: il cellulare sarebbe stato spento dopo l'accoltellamento. CORPO SPOSTATO - L'autopsia terminata giovedì21 all'istituto di medicina legale ha chiarito che Melania non è stata uccisa nel luogo del ritrovamento. La donna è morta di dissanguamento a seguito delle 35 coltellate che le sono state inferte, la maggior parte delle quali alla gola, mentre alcune sono arrivate dopo la morte. A Ripe di Civitella, tuttavia, non vi sono tracce di sangue, il che ha portato gli ispettori del Ris ad ipotizzare uno spostamento del cadavere. Melania sarebbe stata uccisa altrove e poi trasportata in quell'area pic nic poco frequentata, probabilmente da quella stessa persona che ha poi consentito il ritrovamento del cadavere telefonando ai carabinieri da una cabina pubblica di Teramo. FORSE DROGATA - Melania potrebbe anche essere stata drogata, legata e imbavagliata. Per avere la risposta si attendono i risultati degli esami sul liquido presente nelle siringhe che Carmela Rea aveva conficcate nel seno e nel pube. E' stato comunque chiarito che non vi sono tracce di violenza sessuale, solo sevizie. Carmela è infatti stata picchiata, il suo volto sfigurato e sul collo e sulla coscia sono state incise svastiche.