Biotestamento 'rapido': Fini agli ordini di Casini
Pier Ferdinando 'suggerisce', Gianfranco esegue. Lo specchio dei rapporti di forza tra Casini e Fini è tutto nel 'biotestamento': il presidente della Camera ha infatti acconsentito all'inversione dell'ordine del giorno sul testamento biologico. Un'accelerazione, quella sul testamento biologico, che piace all'Udc e un po' meno a Fli, ma le alleanze sono alleanze. MARCIA INDIETRO - La questione è strategica. Ieri l'Udc si era schierata con l'opposizione contro la richiesta della maggioranza di anticipare alla prossima settimana l'approdo in Aula del provvedimento. Arrivato il Documento di economia e finanza (Def), da approvare entro fine mese, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi aveva chiesto di accelerare sul provvedimento per avere più tempo per il Def, ma Fini aveva deciso di non modificare il calendario dei lavori, tra le ire di Pdl e Lega. Nella notte, però, Casini ha cambiato idea: "L'Udc chiederà l'inversione dell'ordine del giorno dei lavori - ha spiegato il leader centrista - Cosa farà il Pdl? Non mi interessa". L'accelerazione è probabilmente legata al pressing di Avvenire, che sul biotestamento preme da tempo e che mercoledì ha titolato "Rinvio senza un perché". FINE VITA 'ELETTORALE' - Dietro a Casini si è sfilato subito Gianfranco Fini. Il presidente della Camera avrebbe espresso il via libera all'anticipazione dei lavori nel corso del vertice del Terzo polo di mercoledì pomeriggio. La terza carica dello Stato, infatti, avrebbe detto di non voler prestare il fianco a strumentalizzazioni da parte del Pdl, soprattutto dopo le critiche di Sacconi ("Vogliono rinviare sine die la questione") e della sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella ("Ogni pretesto è buono per bloccare la legge"). Così il Def e i decreti dovranno aspettare. Con buona pace anche dei futuristi. Benedetto Della Vedova non pare entusiasta: "Capisco le ragioni per cui Casini ha risposto alla provocazione del Pdl di voler usare il tema del fine vita in campagna elettorale per farsi un po' di buona coscienza a buon mercato. Ma per noi questa legge è sbagliata. Tuttavia se la maggioranza del Parlamento darà urgenza a questo ddl - puntualizza l'esponente finiano - noi siamo pronti con una posizione chiara e univoca e presenteremo un nostro emendamento teso a cambiare complessivamente il testo". Anche l'opposizione, ora, storce il naso. Per Barbara Pollastrini (Pd) "vogliono lanciare un altro fumogeno: usare il testamento biologico per distrarre dai guai di un premier e di un governo in caduta di consensi".