Brescia, in manette due funzionari (Lega) per tangenti
L'accusa è di aver incassato una tangente da 22mila euro per "ammorbidire" i controlli e realizzare un centro commerciale su un terreno vincolato. Nel bresciano finiscono in manette quattro parsone, tra cui Mauro Galeazzi, assessore all'Urbanistica di Castel Mella e Mauro Galeazzi, capo ufficio tecnico dell'area urbanistica dello stesso Comune, nonché assessore ai lavori pubblici di Rodengo Saiano. La Lega Nord li ha sospesi. Oltre a loro sono stati arrestati un geometra, sempre di Rodengo Saiano, e un imprenditore di origini calabresi, ma residente a Lumezzane. Le indagini si concentrano anche su un altro dipendente dell'ufficio urbanistica del Comune di Castel Mella. L'ARRESTO - Mercoledì mattina i carabinieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare per reati contro la Pubblica amministrazione a carico delle quattro persone, tra cui due funzionari pubblici entrambi esponenti della Lega Nord. A tutti è contestato il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio: stando a quanto si è appreso, Galeazzi avrebbe ricevuto una tangente dall'imprenditore, tramite gli altri due coinvolti nella vicenda, per una modifica al piano regolatore di Castel Mella, in modo che potesse essere realizzato un centro commerciale in un'area con destinazione agricola.