Fini sta con l'Anm: "Magistrati sono pilastro Stato"
"Vivo apprezzamento" per la "posizione istituzionale dell'Anm". Gianfranco Fini sta con la magistratura e, volente o nolente, interviene di nuovo nella polemica lanciata domenica da Silvio Berlusconi. Secondo il premier, ci sarebbe un "patto scellerato" tra il presidente della Camera e certi pm: tutela giudiziaria in cambio di stop alle riforme. Il calendario istituzionale gioca a favore di Fini, che oggi a Roma ha ricevuto i vertici dell'Associazione nazionale magistrati a Roma. All'incontro, il leader Fli ha ribadito: "Il rispetto reciproco tra le Istituzioni è la premessa indispensabile per la salvaguardia dello Stato di diritto e per la leale collaborazione tra i poteri dello Stato". "Nell'architettura costituzionale voluta dai costituenti - aggiunge Fini - la magistratura, non solo quella ordinaria, rappresenta il vero pilastro a salvaguardia del principio di legalità e di difesa dei cittadini". Luca Palamara, presidente dell'Anm, ha a sua volta lanciato l'allarme sulla "fibrillazione istituzionale". Un problema che non di "Berlusconi e della magistratura", ma "del Paese, dei cittadini, delle istituzioni a partire dal ministro della Giustizia". IRONIA STORACE - C'è chi, come l'ex compagno di partito in Msi e An Francesco Storace, fa pesante ironia su Fini: "Ha spiegato a Cascini, come è dovere del presidente della Camera, che la maggioranza è legittimata a fare le riforme? E gli ha spiegato che i comizi alla Ingroia sono disdicevoli? O si è limitato ad incitarli contro il premier?". Per Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, "un fatto politico è evidente: da mesi, (Fini, ndr) ha scelto di infilarsi politicamente nel fronte giustizialista insieme all'Idv e alla sinistra. E per capire questo non occorrono carte segrete: è sufficiente sentir parlare Fini e i suoi".