Fiat, la minaccia Fiom: "Ricorso per Pomigliano"

Federica Lazzarini

"La Fiat vuole aggirare le leggi sul trasferimento d'impresa a Pomigliano. E noi daremo battaglia". Queste le parole di un combattivo Maurizio Landini, segretario della Fiom Cigl, in conferenza stampa durante l’assemblea nazionale dei delegati del sindacato in corso a Roma. Landini ha annunciato che la Fiom ha intenzione di depositare lunedì, presso il tribunale di Torino un’azione legale nei confronti della Fiat, in particolare contro la newco di Pomigliano d’Arco. LANDINI: "MENO DIRITTI COL TRASFERIMENTO" - Secondo il segretario nazionale "la richiesta di dimissioni in vista della riassunzione nella newco di Pomigliano è un tentativo di aggirare le leggi italiane ed europee sul trasferimento d’impresa. Il fine è quello di non applicare il contratto nazionale di lavoro e far perdere ai lavoratori, nel trasferimento, i loro diritti. E’ un comportamento antisindacale", ha sottolineato Landini. "VOGLIONO ESTROMETTERE LA FIOM" - "La newco - ha aggiunto il sindacalista - è costruita in modo da lasciare fuori le realtà sindacali che non hanno firmato l’accordo del 29 dicembre scorso".  L'azione legale strutturata dall Fiom "è volta a chiedere che gli accordi stipulati nei vari stabilimenti a queste condizioni siano considerati nulli".  Nessuna intenzione di passare la palla ai giudici, ha però assicurato Landini: "Il nostro lavoro sindacale continuerà, prima di tutto con lo sciopero generale del prossimo 6 maggio che noi abbiamo esteso a 8 ore". IDV AL FIANCO DEL SINDACATO: "ACCORDI INCOSTITUZIONALI" - "L'Italia dei Valori ha considerato sin dall’inizio gli accordi di Pomigliano e Mirafiori incostituzionali e illegali. Si tratta di accordi che ledono le libertà individuali dei lavoratori, a partire dallo sciopero, e violano le leggi che regolano i passaggi aziendali. Pertanto, la Fiom ha fatto bene a rivolgersi alla magistratura", ha dichiarato in una nota il responsabile welfare e lavoro dell’Idv, Maurizio Zipponi.