Abidjan: bombe Onu convincono Gbagbo alla resa
Ha ceduto Laurent Gbagbo, presidente uscente della Costa d'Avorio che sembrava faticare a lasciare la poltrona. Il suo attaccamento era sfociato in una vera e propria guerra civile, con i sostenitori del nuovo presidente eletto, Alassane Ouattara, vittime di persecuzioni ed omicidi politici. Questa mattina, dopo l'abbandono di Gbagbo sul fronte diplomatico, il premier francese Sarkozy aveva deciso insieme all'Onu per un intervento militare in terra ivoriana. I bombardamenti avrebbero persuaso il presidente a lasciare. GBAGBO PRONTO A LASCIARE - Laurent Gbagbo si sarebbe "arreso" chiedendo al contempo la "protezione dell’Unoci", la Missione delle Nazioni Unite in Costa d’Avorio: è quanto risulta da un documento riservatissimo, circolato negli ambienti dell’Onu ad Abidjan. Al momento mancano peraltro conferme ufficiali, anche se si sa che lo stesso Gbagbo sta trattando le condizioni della propria uscita di scena, così come l’immunità per sè, i familiari e i collaboratori più stretti. BOMBE FRANCESI SU ABIDJAN - A convincere Gbagbo a far posto al suo successore Ouattara è stata la missione militare iniziata questa mattina in Costa d'Avorio. L'obiettivo della missione, targata Onu ma sostanzialmente di marca transalpina, erano proprio le truppe fedeli al governo uscente. L'Eliseo ha precisato di essere intervenuto su richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Il contingente francese nell'ex colonia conta su 1.650 uomini, il grosso delle due missioni impegnate nel Paese, Onuci e Liocorno. Fino ad ora, le forze di Parigi erano state per lo più impegnate nel proteggere i cittadini francesi presenti in Costa d'Avorio. Gli "elicotteri dell'Onuci hanno lanciato missili sui campi militari di Agban e Akouedo (basi dei sostenitori di Gbagbo) oltre che contro il palazzo e la residenza presidenziale" ad Abidjan, ha dichiarato il portavoce della missione dell'Onu in Costa D'Avorio, Hamadoun Tourè. "Abbiamo agito - spiega - in collaborazione con la forza francese 'Liocorno', in conformità con il nostro mandato e la risoluzione 1975" dell'Onu. Ad Abidjan anche questa mattina si sono uditi colpi di artiglieria pesante".