Italia e Tunisia: Intesa per rimpatri e prevenzione
L'Italia e la Tunisia hanno firmato l'accordo sulla gestione degli immigrati. L'intesa è stata raggiunta dopo quasi nove ore di colloqui tra il ministro degli Interni Roberto Maroni e il suo omologo tunisino. I dettagli dell'intesa saranno resi noti a breve durante una conferenza stampa dello stesso ministro Maroni. L'ACCORDO - "Abbiamo sottoscritto oggi un accordo tecnico sulla cooperazione tra i due Paesi contro l'immigrazione clandestina - ha spiegato Maroni in conferenza stampa -: oltre al rafforzamento della collaborazione tra forze di Polizia, previsti anche rimpatri". Si tratta, ha aggiunto il ministro, "di interventi di prevenzione nei confronti dell'immigrazione clandestina, che ci consentono di chiudere il rubinetto". Questo accordo tecnico, ha precisato Maroni, "è parte di un impegno complessivo tra Italia e Tunisia e lo illustrerò domani alla riunione di Palazzo Chigi della cabina di regia con le Regioni". Il ministro si è detto "soddisfatto: è stato un lavoro lungo e non facile, ma il risultato è importante. Inizia una fase di cooperazione più intensa tra i due Paesi, che bisognerà attuare". IL TOUR DE FORCE - Nove ore di incontro. Tanto è durato il summit di Tunisi per trovare un'intesa sull'immigrazione clandestina verso Lampedusa. "Ho sentito Maroni intorno alle 14.30 - rivela il ministro per le Riforme Umberto Bossi -: mi sembra possa finire tutto bene". Per Bossi il leader della Lega sta funzionando "sia il pattugliamento congiunto sia il rimpatrio". Maroni è tornato a Tunisi a meno di 24 ore dalla prima 'missione'. Il viaggio di ieri, insieme al premier Silvio Berlusconi, si è concluso con una fumata nera: nessun accordo per limitare i flussi migratori che, partendono dalle coste tunisine, stanno mettendo in ginocchio Lampedusa. Il ministro degli Interni ha quindi dovuto rinviare l'impegno alla Camera, dove questa mattina alle 10 era atteso per un'informativa sull'emergenza immigrazione. EMERGENZA SULL'ISOLA - Nelle ultime 12 ore, Lampedusa ha dovuto nuovamente far fronte all'arrivo di migranti: sono 917 le persone arrivate nel porto dell'isola su vari barconi soccorsi dalla capitaneria di porto nel corso della notte. I migranti presenti sull'isola ora sono 1.500, di cui 800 però saranno trasferiti entro martedì sera (200 con ponti aerei, gli altri con la nave Flaminia della Tirrenia). L'ultimo trasferimento era stato effettuato lunedì con la nave Catania che ha portato via dall'isola 450 migranti. LA LEGA SI PIEGA - "Sì ai permessi temporanei per i migranti". Il vertice di lunedì sera a Palazzo Grazioli ha dato il frutto sperato da Silvio Berlusconi: l'ok di Umberto Bossi e della Lega alla misura-tampone per l'emergenza immigrazione di Lampedusa. Il documento consentirà agli stranieri la libera circolazione nell'area Schengen e dunque la possibilità di lasciare l'Italia per altri Paesi europei. La riunione tra il premier e i vertici del Carroccio si è conclusa con una "concordanza di vedute", secondo quanto riferito da fonti del Pdl. Berlusconi e il ministro dell'Interno Roberto Maroni hanno illustrato ai presenti i termini della missione a Tunisi anche in vista della nuova visita di oggi del ministro per trovare un accordo. In realtà, è un sì senza sorrisi. La Lega avrebbe già avvertito che in caso di esito negativo alle prossime elezioni amministrative la Lega chiederà il ritorno alle urne.