Casa Pound, gommoni al Trocadero a casa Sarkò

Giulio Bucchi

Casa Pound Italia come D'Annunzio. Il centro sociale d'estrema destra si mette in scia della beffa di Buccari e del volantinaggio su Vienna (gesti clamorosi dell'artista-politico d'inizio Novecento) e sfida Sarkozy in casa sua, a Parigi. Sei gommoni con attaccati i volti di immigrati tunisini e sopra i loro volti la scritta "Sarko, aidez nous" (Sarko aiutaci) hanno galleggiato questa mattina nella Fontana del Trocadero, sotto la Torre Eiffel. L'acqua della stessa fontana era stata precedentemente colorata di nero, a simboleggiare petrolio e l'arrivo degli immigrati anche in Francia. Un blitz in grande stile, che riaccende le polemiche tra Italia e Francia sul tema dei clandestini, che il governo transalpini continua a respingere e a rimandare oltre confine a Ventimiglia. "Vi siete presi tutto - si legge in un volantino distribuito ai francesi siglato con la tartaruga frecciata, simbolo del movimento - prendetevi anche questi", alludendo ai tunisini. "Giovedì notte - spiega Gianluca Iannone, presidente e fondatore di Casapound Italia - abbiamo fatto affissioni in tutta Italia. Sui manifesti c'era scritto: 'L'Europa muore a Tripoli, l'Italia muore a Lampedusa'. Ieri mattina abbiamo fatto volantinaggio nei centri storici delle città italiane e stamani a Roma abbiamo dato vita a un presidio non autorizzato a Piazza Farnese, sede dell'ambasciata francese. Con queste dimostrazioni vogliamo dire che è vergognoso quanto accade". Al centro della polemica anche la guerra in Libia: "E' fratricida - spiega Iannone - perché di fatto con la Libia l'Italia ha sempre avuto rapporti privilegiati. Adesso l'Eni perderà il monopolio del petrolio a favore di Total. Allora ai francesi diciamo: i profughi prendeteveli anche voi". Anche perché, ricorda Casa Pound nel volantino, Parigi si sarebbe già pappata "la Gioconda, Gucci, Bulgari, Galbani, Parmalat, Alitalia, Bnl, Edison".