Finmeccanica, viceprefetto Saporito si suicida
Si è ucciso nel pomeriggio di mercoledì a Roma il viceprefetto Salvatore Saporito. Si è sparato un colpo di pistola con la sua arma d'ordinanza. Saporito era indagato dalla procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per la realizzazione del Cen nel capoluogo campano, il cosiddetto "cervellone elettronico" dove sarebbero confluite le immagini delle telecamere raccolte da telecamere di sicurezza per garantire l'ordine pubblico. Il viceprefetto Saporito prestava servizio al ministero dell'Interno, e secondo l'accusa avrebbe avuto un ruolo nell'aggiudicazione dell'appalto a una società del gruppo Finmeccanica. Saporito, stando a quanto si è appreso, si è ucciso all'interno di un alloggio in un complesso della polizia di Stato nella zona di Castro Pretorio, a Roma. I colleghi raccontano che, negli ultimi mesi, viveva in profonda depressione, probabilmente causato proprio dall'inchiesta in cui era coinvolto. L'ipotesi da cui era partita la Procura è associazione a delinquere e turbativa d'asta. Sarebbero state riscontrate anomalie nell'adozione delle procedure per l'assegnazione degli appalti ad alcune società del gruppo Finmeccanica.