Bossi non si fida: "Così milioni di immigrati in Italia"

domenico d'alessandro

Nelle stesse ore in cui a Bengasi e in tutta la Libia si scatena l'attacco della coalizione contro il regime di Gheddafi, Umberto Bossi dice la sua. Parlando da Erba, dove partecipa a un convegno sul federalismo, il leader della Lega Nord ha detto che "con i bombardamenti che stanno facendo verranno qui milioni di immigrati. Scappano tutti e vengono da noi. Corriamo anche il pericolo di perdere il petrolio, io - aggiunge il Seantùr - sarei stato più cauto". E ancora: "La sinistra sarà contenta di quel che succede in Nordafrica perchè per loro conta solo portar qui un sacco di immigrati e dargli il voto. E’ questo l’unico modo che hanno per vincere le elezioni", tuona. La sua posizione l'aveva già espressa negli scorsi giorni, e oggi la ripete: "Penso che la posizione della Germania sia quella più equilibrata. So quello che dice Berlusconi, e penso che ci porteranno via il petrolio, il gas e tutto". "MINISTRI CHE PARLANO A VANVERA" - Il titolare del Dicastero per le Riforme prosegue: "Ci sono dei ministri che pensano di essere più del premier e parlano a vanvera", dice riferendosi alle posizioni di alcuni colleghi su un coinvolgimento dell'Italia nella missione in Libia. E ancora, a ruota libera: "Il mondo è pieno di famosi democratici, li conosciamo, che sono abilissimi a fare i loro interessi. Noi siamo invece abilissimi a prenderlo in quel posto. I famosi democratici, da Napoleone in poi, li conosciamo. Se io dovessi fare un accordo - ha spiegato - non lo farei con i francesi o con gli americani ma con un popolo amico come gli svizzeri, che parlano la nostra lingua". A suo giudizio, infatti, per l’Italia è troppo rischioso fare accordi "con Paesi troppo potenti". "A PAGARE SIAMO SEMPRE NOI" - "Spero - ha sottolineato Bossi - si trovi un equilibrio per mettere in pace il Nordafrica ma anche e soprattutto perchè a pagare siamo sempre e solo noi. La gente comincia a non capire, ad esempio, perchè siamo in Afghanistan a combattere Al Qaeda e poi ci troviamo Al Qaeda qui da noi. Siamo andati a fare la guerra in Afghanistan con tanti uomini e adesso ci troviamo Al Qaeda nel nostro paese. Bisogna sperare che l’Europa trovi una reazione comune - ha concluso Bossi - altrimenti c'è poco da fidarsi di quella sfilza di navi messa davanti alla Libia".