Giappone, più di 15mila morti. Paura nucleare
Una task force americana per scongiurare una catastrofe nucleare. Il Pentagono ha annunciato l'invio a Fukushima di una squadra di esperti nucleari militari per aiutare i colleghi giapponesi nell'intervento sui reattori della centrale danneggiata dal sisma che ha sconvolto il Giappone di venerdì scorso. Un intervento 'obbligato', perché a Fukushima le radiaziono sono "estremamente forti, potenzialmente letali" per le persone che stanno cercando di limitare la perdita di sostanze radioattive. Lo ha detto Gregory Jaczko, capo della Nrc, la Nuclear Regulatory Commission, l'ente nucleare americano. Una conferma arriva anche dalla tv di stato giapponese Nhk: a causa delle radiazioni sarebbe impossibile utilizzare i cannoni ad acqua per raffreddare i reattori. Venerdì si susseguiranno nuovi tentativi. CRESCONO RADIOAZIONI - In serata, durante una conferenza stampa a Vienna, Graham Andrews, assistente del direttore generale dell'Aiea, Yukiyo Amano, ha confermato che il livello di radioattività attorno alla centrale di Fukushima è "sensibilmente aumentato" in un raggio di 30 chilometri, e in certe aree molto di più. ACQUA SUI REATTORI - Per tutta la giornata (la notte italiana) gli elicotteri dell'esercito giapponese hanno gettato tonnellate d'acqua sui reattori più surriscaldati della centrale nucleare, quelli 3 e 4, dopo che mercoledì gli stessi erano stati 'bombardati' con mega-idranti. Ma dagli Stati Uniti arriva l'allarme: "La situazione è molto più grave di quella descritta dal governo giapponese". La radioattività che fuoriesce dai reattori 3 e 4 e l'alta temperatura potrebbero provocare infatti un'estensione dei problemi ai due reattori vicini, il 5 e il 6. Secondo Jackzo non ci sarebbe più acqua nella vasca di raffreddamento delle scorie nucleari del reattore 4. Pronta, ma non troppo precisa, la smentita della Tepco, società che gestisce la centrale: l'acqua c'è ancora, ma non si sa a che livello sia. Il presidente Obama ha promesso al collega Naoto Kan "tutto l'appoggio necessario" da parte di Washington, che nel frattempo ha invitato attraverso la propria ambasciata i concittadini a lasciare Tokyo e, se vogliono, il Paese. Lo stesso ha fatto l'ambasciata italiana. RIMPATRIO - Il governo italiano, ha fatto sapere, "sta considerando la possibilità di facilitare il rimpatrio di connazionali in situazioni di elevata vulnerabilità". Lo si legge in un avviso dell'ambasciata italiana a Tokyo, in cui i connazionali vengono invitati ad allontanarsi dalle zone colpite. Nel testo si riferisce di una "crescente situazione di rischio che potrebbe crearsi a Tokyo e nelle prefetture immediatamente a Nord della capitale nonchè alla possibile interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica anche a Tokyo con i conseguenti, importanti disagi". Particolare attenzione è dedicata a "donne incinte, coppie con bambini piccoli, malati e persone particolarmente provat dagli eventi emergenziali di questi giorni, o non abbienti, residente nella grande area metropolitana di Tokyo". RISCHIO ENERGETICO - Tokyo teme un blackout energetico in tutto il Paese. Dopo il sisma-tsunami, le scosse di assestamento e il pericolo radioattivo della centrale nucleare di Fukushima, il governo giapponese lancia un nuovo allarme: occorre limitare al più presto i consumi di energia elettrica su larga scala oppure sarà blackout. A dirlo è stato il ministro dell'industria, Banri Kaieda, durante la presentazione del piano di emergenza per la fornitura di carburante alle aree colpite dal terremoto. MEDVEDEV: "DISASTRO COLOSSALE" - L'emergenza nucleare determina anche fratture tra Tokyo e i suoi alleati, convinti che il governo giapponese non stia dicendo tutta la verità sulla crisi. Oltre a Obama, ha parlato anche il presidente russo, Dimitri Medvedev, che ha definito l'incidente nucleare giapponese "un disastro nazionale colossale, una catastrofe". Anche la Cina vuole da Tokyo informazioni in tempi rapidi su ogni eventuale sviluppo della fuoriuscita di radiazioni dalla centrale di Fukushima. Il New York Times, infine, ha puntato il dito contro le autorità giapponesi perché le informazione diffuse sarebbero insufficienti, poco chiare e poco tempestive. La tesi è sostenuta dall'autorevole quotidiano in un'analisi sul flusso informativo relativo agli impianti nucleari giapponesi. IL BILANCIO - Si aggiorna di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto di venerdì. Secondo le ultime stime, le vittime sono oltre 15mila, tra morti e dispersi. Questo l'ultimo bilancio fornito dalla polizia nipponica, che nel dettaglio parla di 5.692 persone che mancano ancora all'appello. ECONOMIA - Intanto, nella Borsa di Tokyo, lo yen vola. Il governo giapponese punta il dito contro gli speculatori, che avrebbero provocato una fiammata storica della divisa nazionale, che potrebbe far tracollare la situazione delle imprese esportatrici giapponesi, già schiacciate dalle conseguenze del terremoto.