Se Milano frena, Napoli accelera: riaperta la corsa al campionato
Spettacolo e polemiche al Tardini per Parma - Napoli, 1 - 3, posticipo della 29esima giornata di capionato. Il ritorno di Lavezzi fa sognare un Napoli che sembrava dover rinunciare alla corsa per lo scudetto. Il Pocho firma un preziosissimo assist per Hamsik, in fuorigioco, poi il gol personale. La partita era però cominciata con un Parma in grande spolvero, caricato dall'allenatore Marino per il match con la terza del campionato. I primi dieci minuti sono tutti per i padroni di casa, trascinati da un Palladino in serata di grazia. Al terzo minuto il bomber degli emiliani va vicinissimo al vantaggio per ben due volte: prima sfiora il secondo palo con un diagonale imprendibile, poi è una prodezza di De Santis a negargli la gioia del gol. Alla mezzora Palladino ha però per i piedi il pallone giusto: l'ex-juventino segna un bellissimo gol in girata al volo che vale il prezzo del biglietto per i tifosi gialloblu. RIPRESA NAPOLI - Il secondo tempo si colra da subito di azzurro. Quando si riprende è il Napoli ad attaccare e al 7' arriva l'episodio fatale: Lavazzi inventa un assist per Hamsik, in fuorigioco, che batte il portiere emiliano. Siamo sull'uno a uno ed il Parma inizia a perdere le speranze. Prima arriva il raddoppio di Lavezzi, poi, poco dopo, l'espulsione di Galloppa per un brutto fallo su Hamsik. Il Parma in 10 attacca, ma il Napoli è micidiale nelle ripartenze. La partita termina sul 3 a 1 per i partenopei, con gol finale di Maggio. LO SFOGO DEGLI EMILIANI - Al termine della partita l'amministratore delegato del parma Calcio, Pietro Leonardi, si sfoga così ai microfoni di Sky Sport: "Dopo nove calci di rigore, dopo la terza partita di fila dove rimaniamo in 10 e dopo aver subìto altri errori arbitrali, a cominciare dal gol in fuorigioco di Hamsikl questa sera, il Parma dice basta". IL CAMPIONATO - La 29esima giornata di campionato riserva anche altre emozioni: bene la Fiorentina, che recupera un posto fra le grandi la vittoria sul Chievo; benissimo l'Udinese, piccolo Barcellona del calcio italiano che rifila 4 gol ad un Cagliari che comunque non demerita (intanto Di Natale sale in vetta alla classifica marcatori con 24 gol e la quotazione di Sanchez sale a 40 milioni di euro). Il derby della capitale si conclude con la vittoria 2 a 0 della Roma: doppietta di Totti e polemica di Lotito per il laser puntato dai tifosi giallorossi sugli occhi di Muslera durante l'esecuzione della punizione che a portato la Roma in vantaggio. Le tre signore del campionato pareggiano: 1 a 1 per l'Inter contro il Brescia, 2 a 2 per la sfida in doppio bianconero Cesena - Juventus, 1 a 1 del Milan contro il Bari. MILAN - BARI - A San Siro la capolista fatica più del previsto contro l'ultima del campionato, in questa sfida testa-coda che doveva portare alla fuga dei rossoneri. I pugliesi non sono certo in grande spolvero ma il Milan, pur con un tridente di attaccanti fin dal primo minuto (Ibrahimovich, Pato, Robinho), non riesce a trovare la via del gol. Il pressing del Milan arriva al suo massimo con la punizione di Ibra al 27', respinta da un formidabile Gillet. E' invece il bari a trovare la strada della porta avversaria con un gol dell'ungherese Rudolf al 39'. Allegri cambia la squadra all'uscita dagli spogliatoi per il secondo tempo: Emanuelson per Merkel e Cassano per Robinho all'undicesimo. Ibra dimostra tutto il suo nervostismo quando al 27', dopo aver perso un contrasto in area piccola con il difensore Marco Rossi gli rifila una manata nel costato: è rosso diretto. A raddrizzare la partita sarà proprio il gioiellino di Bari Vecchia, dopo minuti di assoluto dominio rossonero: Cassano segan ma non esulta in rispetto ai conterranei. Finisce 1 a 1 a San Siro e il Milan si morde le dita. 25 ANNI DI MILAN - Grande festa ieri sera, nonostante il pareggio, al Teatro Manzoni di Milano, per i 25 anni del patron Berlusconi al Milan. Presenti le grandi glorie degli anni passati, fra cui Ancelotti, Weah e Marco Van Basten. Assente Leonardo, che pure era stato invitato. Berlusconi ha parlato dei suoi anni alla giuda del team rossonero, augurandosi, per i prossimi 25 anni ancora vittorie e successi. Nel suo cuore, ha detto, la Coppa dei Campioni vinta nel 1989 con lo Steaua. Il patron ha poi parlato di Ibrahimovich: "E' un grande campione". BRESCIA - INTER -Un suicidio perfetto, o quasi. Nell'anticipo del 29° turno di Serie A, l'Inter butta via la partita in casa del Brescia: finisce 1-1, dopo una manciata di occasioni sprecate, ma poteva esserci pure la beffa perché dopo il gol del solito Eto'o al 18' e il pareggio di Caracciolo all'84' proprio il centravanti bresciano si è fatto parare nel recupero il rigore del possibile 2-1 da Julio Cesar. Chiave del mezzo scivolone l'ingreso di Cordoba: in meno di mezz'ora (al 65' ha sostituito Lucio) ha prima servito involontariamente l'assist a Caracciolo per l'1-1, quindi atterra Eder in area con un'intervento da penalty e da espulsione. Ora Leonardo, che alla vigilia aveva parlato di 'triplete', mastica amaro: l'Inter è a -4 dal Milan, ma i rossoneri domani nell'anticipo delle 12.30 i rossoneri possono allungare ospitando il Bari ultimo in classifica. Una potenziale fuga a +7, a meno due partite dal derby. Situazione non delle migliori per i nerazzurri, che martedì prossimo voleranno a Monaco di Baviera per strappare al Bayern (vincitore 1-0 nell'andata a San Siro) la qualificazione ai quarti di Champions League. Risultati 29° turno Brescia-Inter 1-1 Cesena-Juventus 2 - 2 Milan-Bari 1 - 1 Cagliari-Udinese 0 - 4 Catania-Sampdoria 1 - 0 Chievo-Fiorentina 0 - 1 Genoa-Palermo 1 - 0 Lecce-Bologna 0 - 1 Roma-Lazio 2 - 0 Parma-Napoli 1 - 3 Classifica Milan 62 Inter 57 Napoli 56 Udinese 53 Lazio 50 Roma 49 Juventus 42 Fiorentina 40 Palermo 40 Cagliari 39 Bologna 39 Genoa 38 Catania 32 Chievo 32 Sampdoria 31 Parma 29 Cesena 29 Lecce 28 Brescia 26 Bari 17