Catastrofe in Giappone: 1.000 morti, altre scosse
L'apocalisse in Giappone ha una data: 11 marzo 2011. Un terremoto di intensità devastante, 8,8° della scala Richter, il settimo nella storia del pianeta e il primo in Giappone - due scosse e altre dodici di assestamento - ha investito Tokyo (alle 14.45 locali, in Italia erano le prime ore dell'alba), dove i grattacieli hanno oscillato sotto le scosse sismiche e la popolazione si è data alla fuga in cerca di riparo: le autorità hanno immediatamente lanciato l’allarme tsunami, avvertendo che il movimento tellurico avrebbe potuto generare un'onda anomala alta ben 6 metri. L'allarme tsunami è stato esteso a tutto il Pacifico, all'Australia, Messico, Nuova Zelanda e America Latina. Le onde telluriche sono state avvertire distintamente fino a Pechino e sono arrivate fino alle Hawaii. Analoghi allermi sono stati diramati nella Siberia russa e alle isole Marianne. Praticamente impossibile al momento il calcolo delle vittime, ma secondo l'agenzia Kyodo News sarebbero più di mille. Per un primo conteggio affitabile si dovrà attendere sabato. NOTTATA TERRIBILE - La notte giapponese è terribile. Una serie impressionante di scosse di assestamento: intorno alle 20 italiane sono stati registrati almeno quattro fortissimi terremoti, tutti superiori al sesto grado della scala Richter. La più forte è stata di 7.5 gradi, le altre invece si sono "fermate" a 6.6, 6.1 e 6. Per tutte l'epicentro è stato localizzato nei pressi della prefettura di Niigata, nell’isola giapponese di Honshu. Poco prima l'Agenzia meteo nipponica aveva diramato un nuovo allerta tsunami. EMERGENZA NUCLEARE: RADIAZIONI A FUKUSHIMA - Il terremoto ha generato un emergenza legata alle centrali nucleari giapponesi. Sta infatti salendo oltre il normale il livello di radiazioni nella centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal devstante sisma. Lo ha riferito l'agenzia Kyodo News. Nel dettaglio, l'aumento è stato registrato nell'edificio che ospita le turbine del primo reattore. In precedenza era stato lanciato l'allarme per una riduzione del livello di liquido di raffreddamento del reattore. Il governo di Tokyo in mattinata aveva già dichiarato una situazione di emergenza sull'energia nucleare. La misura viene annunciata in caso di fughe radioattive da centrali nucleari o di avarie nei sistemi di raffreddamento. L'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) ha affermato in un comunicato che sta cercando di raccogliere ulteriori informazioni su quanto sta succedendo e se le installazioni nucleari potrebbero essere a rischio per le conseguenze dello tsunami generato dal terremoto. Le quattro centrali nucleari più vicine all'epicentro del sisma erano state immediatamente bloccate per sicurezza. Un incendio è scoppiato nella centrale nucleare Onagawa della prefettura diMiyagi, nel nordest del Giappone: è stato spento intorno alle 14 italiane, il governo di Tokyo ha comunque assicurato che non ci sarebbero fughe radioattive. CADAVERI SULLA SPIAGGIA - Trecento cadaveri sono stati ritrovati sulla spiaggia di Sendai, a Nord della capitale. Nel resto del Paese i morti sarebbero centinaia, probabilmente più di mille, e il bilancio è destinato a salire a causa dei numerosi dispersi (anche loro sarebbero almeno un migliaio). Soltanto nella prefettura di Fukushima non ci sono tracce di almeno 19 persone. Nell'area di Tokyo le comunicazioni telefoniche sono praticamente impossibili, mentre invece regge la rete internet, tramite la quale la popolazione cerca di coordinare i soccorsi. Una diga nella prefettura nord-orientale di Fukushima ha ceduto e le acque hanno travolto le case a valle. Lo riferisce l’agenzia nipponica Kyodo News. Fonti ufficiali, nel corso del pomeriggio, avevano annunciato che almeno 28 italiani risultavano dispersi (o meglio, irrintracciabili dall'ambiasciata): di questi, in 10 si sono messi in contatto con parenti, amici o diplomatici italiani. Guarda il video-shock dello tsunami che si è abbattuto sulle coste di Sendai Guarda il video su LiberoTv / 1 Guarda il video su LiberoTv / 2 Guarda il video su LiberoTv / 3 Dalla Cina al Belice: la lista dei terremoti più disastrosi al mondo e in Italia HAWAII, CALIFORNIA E PACIFICO - Lo tsunami innescato dal sisma di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone ha raggiunto le isole Hawaii e secondo testimoni locali citati dalla Cnn l’acqua ha gia invaso le strade di alcune isole. Secondo la Cnn le Hawaii sono state colpite per la prima volta poco dopo le 3.07 locali (le 14.07 in Italia), con onde alte tra i due e i tre metri. Il National Weather Service, il servizio meteorologico americano, potrebbe emettere a breve l’allerta per almeno 50 stati e territori nell’aerea del Pacifico. Intanto le primissime avvisaglie dello tsunami innescato dal sisma in Giappone hanno raggiunto le coste della California settentrionale. I residenti, preavvertiti dalle autorità, hanno ricevuto l'ordine di evacuare l’area, anche lungo la zona costiera dell’Oregon. Nelle Filippine, la prima onda anomala di 60 centimetri è arrivata a San Vincente. Altre onde sono giunte a Baler: in previsione dello tsunami sono stati evacuati circa 15mila residenti dei villaggi costieri. Onde di 50 centimetri hanno raggiunto la costa nord occidentale del Messico. SCOSSE E TSUNAMI - Come preannunciato, l''onda anomala si è abbattuta sulle coste giapponesi. Un impressionante filmato andato in onda sull'emittente pubblica Nhk ha mostrato molteplici auto sommerse dall’onda del mare Kamaishi, nella prefettura Iwate, mentre l’onda di 10 metri dello tsunami si abbatteva sulla costa. La prima scossa, di magnitudo 7.9, poi corretta ad 8.8 quindi a 8.9, secondo l'istituto di Geofisica americano, aveva un epicentro a una profondità di 24,4 chilometri e a 81 miglia da Sendai. Una seconda forte scossa di 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7,15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 chilometri. Intorno alle 12.30, ora italiana, si è appreso che lo tsunami ha letteralmente spazzato via una nave passeggeri con a bordo un centinaio di passeggeri: lo ha reso noto l'agenzia di stampa nipponica Kyodo. Disperso anche un treno in servizio sull'area costiera della prefettura di Miyagi, nel Giappone nordorientale. Al momento non è noto il numero dei passeggeri che si trovavano a bordo del convoglio. TASK FORCE - Il primo ministro del Giappone, Naoto Kan, ha creato una task force per affrontare le conseguenze del sisma. Kan ha comunicato in una conferenza stampa che le centrali nucleari "si sono fermate automaticamente" e che "non ci sono notizie di fughe di radiazioni". Il capo del governo ha espresso le più "profonde condoglianze a chi sta soffrendo le conseguenze" di questo "fortissimo terremoto" e ha chiesto alla popolazione di continuare a seguire le indicazioni trasmesse televisivamente con tranquillità. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali. Le Nazioni Unite sono in allerta e pronte a fornire il loro aiuto in Giappone. Lo ha annunciato Elisabeth Byrs, portavoce dell’Ufficio Onu per il coordinamento delle questioni umanitarie. "I nostri esperti sono in stretto contatto con le autorità giapponesi e finora tutte le risorse nazionali del Giappone sono pienamente impegnate nella risposta all’emergenza". UE PRONTA AD AIUTI - L’Unione europea ha fatto sapere di essere pronta ad aiutare il Giappone "con ogni mezzo a sua disposizione in caso di bisogno". Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha espresso la sua vicinanza al popolo giapponese. L'Unità di crisi della Farnesina sin dalle prime ore di venerdì mattina è in continuo e stretto contatto con l'ambasciata italiana a Tokyo che, a sua volta, ha istituito una cellula di crisi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso tutto il suo cordoglio per la tragedia il un messaggio inviato all'imperatore del Giappone, Akihito: "In questo momento così drammatico l'Italia, unita al Suo Paese da saldi vincoli di profonda amicizia, si stringe al popolo giapponese". IL TESTIMONE - Un testiomone italiano, Mauro Politi, è stato raggiunto telefonicamente. Ricercatore italiano presso l'International Christian University di Mitaka di Tokyo, ha riferito che la terra tremava tanto da sembrare mare aperto: "Era come stare su una nave nell'oceano". Gli abitanti di Tokyo sono abituati a scosse di bassa e media intensità "ma questa volta la sensazione è stata diversa dal solito. - ha spiegato il ricercatore - Vivendo qui per un lungo periodo si fa l'abitudine a scosse frequenti e importanti; ma se normalmente tutto attorno vibra, oggi sembrava di galleggiare. Credo che la scossa principale sia durata ben