Profughi, La Russa manda l'esercito a Lampedusa
I militari arriveranno a Lampedusa, lo ha dichiarato il ministro della Difesa Ignazio La Russa a margine di una conferenza in Campidoglio. "Abbiamo messo a disposizione già da parecchi giorni 200 militari a sostegno alle forze di polizia - spiega il ministro -. Cinquanta saranno utilizzati a Mineo nel villaggio della solidarietà, gli altri possono essere impiegati a Lampedusa". La decisione di come e dove impiegarli, aggiunge sempre La Russa, non spetta però al suo dicastero, bensì al Prefetto di Palermo ed al Ministero degli Interni. Una misura necessaria per arginare le fughe dei migranti dai Cpt, ormai al collasso dopo gli sbarchi degli ultimi giorni. IL SINDACO - Soddisfatto dell'arrivo dei militari si è mostrato il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis: "Sono stato io a chiedere al ministro La Russa di mandare 100 soldati con funzioni di presidio e di vigilanza sul retro del centro di accoglienza, da dove centinaia di immigrati escono illegalmente e girano per l'isola". Nei giorni passati lo stesso De Rubeis aveva disposto un'ordinanza che vietasse la circolazione degli immigrati nel centro abitato, che però non aveva potuto essere posta in essere poiché adottata in materia non di competenza comunale. IL PIANO - "Con l'esercito sarà possibile ritornare al 'modello Lampedusa', e cioè accoglienza", prosegue il sindaco. Un progetto che va al di là della semplice ricezione, coinvolgendo tutti i bisogni degli immigrati, non solo di quelli primari: " Accoglienza significa scheda telefonica, pasti, vestiti" Il sindaco rimane comunque fermo riguardo il periodo massimo di permanenza degli immigrati sull'isola: "Massimo 48 ore. La popolazione di Lampedusa ha accolto e vuole accogliere, ma vuole anche vivere prevalentemente di turismo ed i migranti che girano sull'isola preoccupano le famiglie, le coppie, chi vuole venire a Lampedusa per passare una vacanza in tranquillità"