Romani: "Nucleare, è arrivata l'ora per accelerare"
Il tema del giorno è ancora la benzina, i cui corsi hanno raggiunto livelli record anche rispetto a quelli toccati durante la crisi petrolifera del 2008. Ne La Telefonata di Mattino 5, il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ne discute con il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Lei avrà tenuto d'occhi quello che sta succedendo in giro per l'Italia: il prezzo della benzina cresce. Perché non si riesce a fermare, visto che il barile è a 105 dollari rispetto ai 140 di qualche anno fa, eppure la benzina è più cara. Il petrolio viene pagato in dollari, e incide il diverso cambio: qualche anno fa l'euro era più forte di circa un 20%, questa è la grande differenza. Poi il prezzo della benzina ha tre componenti: costo materia prima, il costo fiscale e il margine lordo, composto da tutti i costi che ci sono tra la materia prima e il consumatore, come trasporto, distribuzione, ammortamenti, eccetera. Però dovremo verificare nei prossimi giorni se l'adeguamento dei prezzi in Italia sia sermpre veloce in salita e sempre lento in discesa. Ecco, la sensazione è questa. Lei dice lo verificheremo: farete una sorta di inchiesta? Convochiamo la Commissione dinamiche prezzi dove è presente il ministero, i petrolieri e l'associazione dei consumatori, ovvero tutti quelli che possono avere un interesse sul prezzo della benzina. In quella sede vedremo cosa sarà possibile fare. Poi c'è in Italia una specificità nel sistema distributivo. Siamo l'unico paese in Europa dove il self è largamente minoritario rispetto al servito. Da noi il self si trova circa nel 20% delle pompe, in Europa nell'80-90 per cento. Ecco dove si può eventualmente intervenire sui 16-17 centesimi che formano il margine lordo. Ma chi ha interesse a non camboare il sistema della produzione? I processi liberalizzatori hanno portato una semplificazioni. Ma ad esempio i distributori dicono, "sì potremmo fare il self e avere meno personale, ma ad esempio fatemi fare il non-oil", ovvero fate attrezzare i distributori con bar e tabacchi. A questo punto ci si scontrerebbe con bar e tabacchi. E' tutto un sistema corporativo dove ognuno difende il proprio passato e le proprie tradizioni. Si dovrebbe consentire di ampliare la possibilità di avere servizio non-oil e il self al posto del servito. Un'altra piccola riforma che si potrebbe fare è quella di togliere i millesimi di euro. Il prezzo del petrolio si scaricherà anche sulla bolletta della luce. Ma le centrali nucleari a che punto stanno? Sa che abbiamo dato una forte accelerata con l'Agenzia per la sicurezza del nucleare, e abbiamo avviato tutte le procedure e le tecnicalità che riguardano le centrali. E' stato approvato il regolamento per la scelta dei siti: gli operatori chiederanno alle regioni la possibilità di individuare un sito, e le regioni di concerto con l'Agenzia e il governo decideranno se è idoneo. Abbiamo avviato i processi, ma il blocco del nucleare dell'87 ha determinato un incremento della bolletta che pesano ancora oggi, per almeno un 10-15 per cento. A proposito di prezzi, c'è un tema che riguarda le banche. I prezzi per esempio applicati per il prelievo di contanti: mister Prezzi ha convocato le banche. E' possibile un intervento? Purtroppo gli strumenti a disposizione non sono straordinari, ma già il fatto che si possa convocare l'Abi per vedere se è tutto a norma o a regola, può essere un significativo deterrente.